Regole all'interno dell'asilo nido
Le regole funzionali all’organizzazione
Non necessariamente regole educative e regole funzionali sono da contrapporre; anzi, una regola può essere educativa, in quanto aiuta a sviluppare nel bambino la competenza normativa necessaria alla vita sociale e contemporaneamente può, in quella situazione, essere utile all’organizzazione del nido. E’ innegabile, infatti, che il nido sia a tutti gli effetti un’istituzione con i propri orari, le proprie scadenze, con del personale che può avere anche dei problemi privati, e quindi non sempre amorevole, cordiale e paziente. Lavorare tutti i giorni con dei bambini piccoli, ognuno con propri bisogni, può risultare stressante e faticoso, e a volte le educatrici non sono disposte a dare brevi lezioni di vita su che cosa si può o non si può fare, spiegando le motivazioni per ogni loro divieto.
Ecco quindi che la regola data al bambino non è più ragionata e motivata, ma viene gettata come un ordine secco (ad esempio: “Questo non si fa perché lo dico io e non si discute”), senza possibilità di replicare. La regola, in questo caso, diventa puramente organizzativa, cioè funzionale al risolvimento sbrigativo di una situazione sgradevole, che fa perdere tempo alle educatrici interrompendo il normale flusso delle azioni quotidiane (le già citate routines). I bambini sono tanti, le cose da fare sono tante e le educatrici possono attraversare momenti di frustrazione e rabbia se non assolvono pienamente ai loro compiti; a loro volta anche i bambini hanno i loro momenti di stress e frustrazione e non sono sempre solerti nel rispetto delle regole.
In questa situazione l’aspetto educativo delle regole passa in secondo piano per entrambe le parti coinvolte (adulti e bambini), a causa dello stato d’animo soggettivo di ognuno e del contesto caotico. Le regole vengono date per mantenere l’ordine e per procedere correttamente con le attività quotidiane. Ritengo opportuno sottolineare che le regole funzionali vengono normalmente utilizzate solo in situazioni-limite dovute a stress e disordine nel nido; sarebbe grave e nocivo per i bambini se queste regole fossero usate di norma tutti i giorni. Dei bambini cresciuti prevalentemente con regole del tipo “si fa così perché lo dico io”, saranno bambini che non svilupperanno un adeguato sistema di riconoscimento e rispetto delle regole nella società.
Le regole esclusivamente funzionali alla disciplina e al mantenimento dell’ordine creano nel bambino uno stato di sottomissione all’adulto, il quale non negozia nulla, ma ordina ed esige obbedienza. L’adulto che non usa delle regole anche e in prevalenza educative, adotta uno stile educativo basato sulla propria autorità e sulla convinzione che il bambino non sia in grado di capire cosa si può fare, con cosa si può giocare e perché una certa cosa non va fatta. Il bambino viene trattato freddamente, come un contenitore completamente vuoto da riempire con nozioni e regole, che però il piccolo non comprende, perché non vengono apprese spontaneamente e con le dovute motivazioni di un adulto rassicurante.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Regole all'interno dell'asilo nido
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Informazioni tesi
Autore: | Sabrina Pavan |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Padova |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Scienze psicologiche |
Relatore: | Gianvittorio Pisapia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 33 |
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