Per la storia della psichiatria: istituzionalizzazione e dibattito scientifico
Le recensioni di Ferrari nella «Rivista sperimentale di freniatria»
Nelle recensioni di Ferrari sono presenti lavori originali o innovativi di psichiatri italiani contro la sottovalutazione o ignoranza da parte della cultura psichiatrica europea, specie quella tedesca. Il suo intento era quello di comprendere e di far capire il pensiero altrui esprimendo le sue critiche con misura. Solo in pochi casi fa giudizi drastici o stroncatori.
Recensendo La psicologia dei sentimenti di Ribot, manifesta la sua adesione alle tesi dello psicologo francese e sottolinea che egli da un appoggio ad alcune teorie di Schopenhauer. Per quanto riguarda la sua posizione culturale, si può dire che non amava la filosofia, ma ammirava alcuni filosofi come Schopenhauer. Egli da sempre un informazione esatta delle tesi sostenute dai vari autori o dei risultati delle ricerche sperimentali, poi discute ipotesi e risultati con diverse posizioni o ricerche compiute da altri psichiatri o da lui stesso. Il suo atteggiamento di fondo è di stampo “galileiano” per cui la scienza consiste in un equilibrato rapporto fra esperienza e ragione, fra fatti e teorie. Quando sono assenti i fatti si cade in astrattezze, prive di senso, mentre quando manca la teoria si è fuori dalla proposta scientifica. Ferrari sottolinea inoltre il valore che i fatti hanno per se stessi e che essi devono essere collegati adeguatamente fra di loro, per spiegare i fenomeni.
Di fronte alla ricerca di Bechterew, sulle Vie di conduzione del cervello e nel midollo spinale, sottolinea che si tratta di un opera e difatti minuti accettati con una critica non abbastanza rigorosa.
Nel Compendio di Neuropatologia di Möbius critica il fatto che alcuni fatti non sono stati posti in debita luce e l’interpretazione è ancora discussa, ma riesce a dare sempre un chiaro concetto dello svilupparsi ed aggrupparsi dei vari sintomi.
Le prime 70 pagine espongono la neuropatologia in generale, tutto il resto del volume è dedicato allo studio delle malattie nervose speciali suddivise in esogene e endogene.
Nel trattato di neurologia ripubblica su 4 fascicoli, gli articoli originali e le recensioni delle opere altrui che ha avuto occasione di scrivere durante la sua carriera, ordinandole per materia, rispettando l’ordine cronologico, e i caratteri che spiccano di più sono l’euritmia e la nota personale. Ogni articolo si completa
con quello che viene dopo, così che si può seguire, il filo logico dello sviluppo intellettuale dell’autore, ma il miglior legame per tutti questi scritti, commenta Ferrari, è sempre la personalità dell’autore che, si manifesta nelle più piccole cose di cui egli tratta, ed in cui mette sempre la luce della sua mente e il delicatissimo senso della misura che lo distingue.
Vogliamo ricordare la recensione sull’opera Riguardo Shopenhauer, una monografia riguardante la vita del filosofo che Möbius giustifica per le malattie che gli vengono attribuite. Questo tema costituisce la prima parte del libro, la seconda riguarda invece le osservazioni che Möbius fa sulla sua dottrina. Ferrari conclude che è un libro degno di nota, perché è senza preconcetti di scuola e perché insegna come si possa procedere cautamente nella clinica e nell’interpretazione delle produzioni geniali.
Nella recensione del 1901 sulla Matematica. Ispirandosi alla teoria di Lombroso intitolata l’uomo di genio, ha analizzato l’argomento per vedere cosa ci fosse di vero e cosa di erroneo. Formandosi quindi un’idea analoga a quella di Lombroso, secondo cui il genio è legato allo studio delle facoltà, guardando la testa di un suo antenato, la definisce come la “testa del matematico”, e attraverso
lo studio della teoria degli “organi” di Gall, conclude che a questa facoltà
mentale corrisponde un’anomalia fisica: lo sviluppo della parte anteriore della 3° circonvoluzione frontale, quindi vi è una connessione tra particolarità psichica e proprietà fisica visibile. Il volume si chiude con delle critiche che furono mosse a Gall da una parte e la venerazione con cui Möbius parla di lui dall’altra. Ferrari si compiace per il rigido ordine matematico con cui è stato esposto il problema, per l’accuratezza dei dati, e le numerose illustrazioni del volume. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Per la storia della psichiatria: istituzionalizzazione e dibattito scientifico
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Informazioni tesi
Autore: | Laura Nieddu Murru |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università degli Studi di Cagliari |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Vincenzo Bongiorno |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 128 |
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