Analisi comparativa fra mercato azionario e mercato delle commodities
Le principali borse elettriche ed il problema ambientale
Ad oggi, esistono al mondo numerose borse dell’energia elettrica. Borse che comunque, non hanno trascurato il problema ambientale legato al settore elettrico. Infatti, molte di esse prevedono anche degli incentivi all’uso delle fonti rinnovabili o pulite per produrre elettricità abbassandone gli elevati costi ad esse connessi. Infatti, ad esempio, nei paesi UE con la Direttiva comunitaria CE 96/92 è stato imposto a ciascun produttore, che entri nel mercato libero, di immettere sul mercato almeno il 2% di energia elettrica prodotta da fonti pulite. Inoltre, è previsto per ciascun produttore un cosiddetto “portafoglio verde” costituito da quei certificati verdi rilasciati dal gestore della rete a fronte della produzione di 100 MWh di energia pulita. Ed, infine, coloro che producono energia al 100% rinnovabile riceveranno un marchio distintivo, detto “Bollino verde” rilasciato dalla Commissione di Garanzia che in Italia è costituita da Adiconsum, Legambiente, WWF e Unione Nazionale Consumatori. Tutto ciò è previsto al fine di contribuire al raggiungimento dell’obiettivo prefissato nei piani dell’UE e cioè di raggiungere nel 2010 una produzione europea di energia elettrica pulita pari al 22%.
Parlando di borse dell’elettricità, tra le principali, diciamo che la più importante è la NYMEX di New York che nel 1996 lanciò i primi due contratti futures sull’elettricità. Altra importante borsa è la Nordic Power Exchange. Essa è l’unica borsa multinazionale per l’energia elettrica. Inizialmente era solo norvegese e nacque nel 1993 a seguito della deregolamentazione del settore elettrico nazionale del 1991. Poi venne allargata al mercato svedese e finlandese ed infine nel 2000 fu totalmente integrato anche il mercato elettrico danese diventando un mercato comune per tutte le nazioni del Nord Europa. Accanto a queste borse elettriche che esistono già da tempo, si sono di recente sviluppate anche in tutta l’Europa Occidentale ed anche in Italia, in cui nacque l’IPEX (l’Italian Power Exchange) nel 2004. Oggi, nei mercati a termine di tali borse si negoziano essenzialmente tre tipi di contratti derivati sull’elettricità: i futures, i contratti forward e le opzioni. Contratti che hanno lo scopo comune di coprire dai rischi derivanti dal settore energetico soprattutto dalla grande volatilità dei prezzi elettrici, come vedremo in seguito.
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Analisi comparativa fra mercato azionario e mercato delle commodities
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Informazioni tesi
Autore: | Cristina Meloni |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Macerata |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia bancaria |
Relatore: | Roy Cerqueti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 41 |
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