La responsabilità civile per l'esposizione alle sostanze tossiche
Le peculiarità del processo civile americano nei casi di toxic torts
Quando il processo civile statunitense ha ad oggetto controversie riguardanti le sostanze tossiche assume alcune peculiarità che lo rendono “speciale” rispetto all’ordinario processo civile.
Nel contesto statunitense si è posta l’attenzione sul fatto che, spesso, nemmeno i ricercatori più illustri posseggono le informazioni necessarie per stabilire la tossicità o l’innocuità di una determinata sostanza e sugli effetti che essa può avere sull’uomo e sull’ambiente una volta che la stessa viene inserita all’interno dei vari processi produttivi.
Il processo di sperimentazione delle sostanze chimiche è, sovente, molto lungo a causa del fatto che gli effetti dell’esposizione alle stesse non sono registrabili, e talvolta nemmeno percepibili, nel breve periodo.
Tutto ciò ha evidenziato come il funzionamento della responsabilità civile, nel contesto statunitense, è messo a dura prova dalle sostanze tossiche, le sfide che esso deve affrontare riguardano soprattutto la precisa individuazione delle vittime e dei responsabili e la raccolta degli elementi di prova necessari per permettere ai primi di agire in giudizio contro i secondi.
Negli U.S.A. le sostanze tossiche hanno dato vita ad un consistente numero di domande risarcitorie, dalla disamina delle stesse emerge come il contenuto delle toxic tort actions presenta connotati variegati.
Le azioni di responsabilità civile, nei toxic torts, possono trovare fondamento su varie e differenti tipologie di azioni: trespass, nuisance, negligence, products liability.
Sovente le controversie riguardanti le sostanze tossiche riguardano non singoli individui bensì una pluralità di soggetti e di recente tale caratteristica è stata evidenziata dall’attivazione della mass disaster litigation, ossia una azione collettiva che comprende, al suo interno, due differenti situazioni: episodi singoli, di chiara collocazione temporale (esplosioni nucleari, incidenti aerei, incendi in stabilimenti industriali) ed episodi in cui l’esposizione al fattore tossico è prolungata nel tempo. I primi vengono detti single incident mass torts, i secondi dispersed mass torts.
I giudici, nei casi di mass disaster litigation, sono chiamati a valutare la convenienza di un aggregated treatment, ossia di una trattazione congiunta delle varie domande concernenti uno stesso episodio, in base a criteri di efficacia ed efficienza. Si hanno a disposizione diversi strumenti: la c.d. consolidation, la class action, ed il multidistrict transfer.
La consolidation riguarda azioni pendenti davanti alla stessa corte che condividono le stesse questioni di fatto o di diritto.
La class action consente di esperire un’azione collettiva volta al risarcimento dei danni, previa certificazione della “classe”. Per ottenere tale requisito è necessario che la “classe” sia sufficientemente numerosa, che tra i vari claims ci sia una comune questione di fatto o di diritto, che le domande siano tra loro omogenee e che i rappresentanti della stessa siano veramente rappresentativi della stessa. Al seguito della promozione della class action, i componenti di detta classe non possono svolgere attività nel processo e sono vincolati alla sentenza del giudice.
Il multidistrict litigation consente la riunione, davanti ad un giudice di uno stesso distretto federale, cause accomunate dalle stesse questioni di fatto instaurate inizialmente davanti a giudici di distretti federali differenti. Le cause continuano ad essere formalmente separate in quanto la riunione non riguarda l’intero corso del processo ma solo la fase di pre-trial, ossia la fase in cui rientrano le indagini o la discovery, una volta terminata tale fase le cause proseguiranno davanti i giudici dei distretti originari.
Fra i tre istituti appena descritti quello più utilizzato è, indubbiamente, quello della class action. Tale istituto è stato, per molti anni, il punto di riferimento per i toxic torts anche se oggi se ne rileva una forte battuta d’arresto in quanto lo stesso è, ormai, ritenuto inidoneo a valorizzare le caratteristiche individuali delle domande risarcitorie.
L’esistenza e, soprattutto, il frequente utilizzo di tali istituti proprio nei casi di responsabilità civile per l’esposizione alle sostanze tossiche mostra come nel sistema della responsabilità civile americana i toxic torts abbiano un loro rilievo autonomo, si sono ritagliati un proprio spazio e la prassi applicativa ha costruito una sorta di disciplina “diversificata”, infatti, in tali cause i giudici non solo devono confrontarsi con illeciti che coinvolgono una moltitudine di individui ma devono anche affrontare temi scientifici di estrema complessità. Tali caratteristiche hanno contribuito allo sviluppo di procedure volte a velocizzare la trattazione delle domande proposte da molti attori, a far emergere un nucleo comune a tutte le domande per poi trattarlo con la giusta attenzione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
La responsabilità civile per l'esposizione alle sostanze tossiche
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Informazioni tesi
Autore: | Ignazio Maltese |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2016-17 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Magistrale in Giurisprudenza |
Relatore: | Ignazio Tardia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 92 |
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