Profili evolutivi della politica ambientale in ambito europeo
Le novità introdotte dal Trattato di Amsterdam nel settore della politica ambientale comunitaria
Il Trattato sull’Unione europea è stato revisionato mediante il Trattato firmato ad Amsterdam il 2 ottobre 1997. La revisione opera, in primis, una nuova numerazione di tutto il Trattato. Anche relativamente alla materia ambientale il Trattato apporta significative novità di seguito illustrate.
Nella parte relativa ai princìpi, in particolare gli articoli 2 e 6, la politica ambientale viene arricchita di nuove attribuzioni: all’articolo 2 viene infatti inserito, formalmente, tra i compiti della Comunità la promozione di «un elevato livello di protezione dell'ambiente ed il miglioramento della qualità di quest'ultimo» assurgendo a principio generale e vincolante per le istituzioni comunitarie il contenuto dell’ex articolo 130R, 2° comma; il nuovo articolo 6 del Trattato CE recita: «Le esigenze connesse con la tutela dell'ambiente devono essere integrate nella definizione e nell'attuazione delle politiche e azioni comunitarie di cui all'articolo 3, in particolare nella prospettiva di promuovere lo sviluppo sostenibile»; anche in questo caso, elevando e rafforzando il principio dell’integrazione delle questioni ambientali a principio di ordine generale. Tale principio, per la sua natura trasversale, viene indicato da KRÄMER come il più importante di tutti i princìpi.
Gli obiettivi della politica comunitaria in materia ambientale sono contenuti nell’articolo 174 all’interno del nuovo titolo XIX rubricato “Ambiente”. Tra i quattro punti elencati - salvaguardia, tutela e miglioramento della qualità dell'ambiente; protezione della salute umana; utilizzazione accorta e razionale delle risorse naturali; promozione sul piano internazionale di misure destinate a risolvere i problemi dell'ambiente a livello regionale o mondiale; - viene in rilievo, rispetto al passato, il concetto di “miglioramento della qualità dell’ambiente”, già tra l’altro inserito tra gli obiettivi enunciati all’articolo 2, ma è soprattutto il secondo punto, dedicato alla “protezione della salute umana”, ad attirare l’attenzione per quella che appare, a prima vista, una collocazione pleonastica di tale obiettivo, in considerazione che la “salute umana” è oggetto di apposita politica comunitaria trovando la sua naturale collocazione nelle norme contenute nel titolo XIII rubricato “Sanità pubblica”. Tale collocazione è giustificata dal fatto che la tematica ambientale è strettamente correlata anche al concetto di salute umana consentendo alla Comunità di emanare «misure in tema di protezione della salute quando questo interesse risulti prevalente, benché considerato nel più ampio ambito della protezione ecologica». Il terzo ed il quarto punto hanno una forte identità di natura internazionalistica, sia per il richiamo allo sviluppo sostenibile sia per il collegamento fra la politica ambientale in ambito comunitario che quella a livello internazionale a testimonianza anche della stessa partecipazione della Comunità all’elaborazione di accordi internazionali nel settore ambientale.
Il secondo comma dell’articolo 174 stabilisce che la politica ambientale della Comunità «è fondata sui principi della precauzione e dell'azione preventiva, sul principio della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all'ambiente, nonché sul principio “chi inquina paga”», alcuni di questi princìpi erano già presenti nell’ordinamento comunitario.
Il procedimento di formazione degli atti in materia ambientale previsto dal TUE viene modificato dal Trattato di Amsterdam in un ottica di semplificazione e di maggiore democraticità. A disciplinare tale nuovo processo decisionale è l’articolo 175 il quale prevede due procedure normative: una procedura di codecisione prevista al comma 1 (rinviando al procedimento previsto dall’art. 251) ed una articolata procedura di consultazione prevista al 2° comma.
La procedura di codecisione di cui al 1 comma costituisce la regola generale e prevede che le decisioni in materia ambientale siano deliberate dal Consiglio a maggioranza qualificata previo parere del Parlamento europeo. Seguendo l’iter previsto dall’art. 251 si evidenzia che la proposta normativa ricade in capo alla Commissione ma nel prosieguo istruttorio il Parlamento europeo è chiamato a svolgere un’attiva partecipazione. Tale procedura trova applicazione per l’adozione degli atti previsti dall’articolo 249 (regolamenti, direttive, raccomandazioni e pareri) ma anche, per espressa previsione, per l’adozione di programmi generali d’azione. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Profili evolutivi della politica ambientale in ambito europeo
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Adriano Di Mieri |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi Guglielmo Marconi |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Anna Lucia Valvo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 142 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi