I modelli economici sulla formazione del prezzo del petrolio

Il mercato petrolifero è caratterizzato da oltre 400 qualità di greggio, a cui corrispondono altrettanti prezzi originati nei mercati internazionali. Esistono tuttavia 5 greggi di riferimento (benchmark crudes), così chiamati perché vengono utilizzati come pivot per la determinazione dei prezzi di tutte le altre qualità esistenti.

Essi sono: il greggio europeo Brent, il greggio americano West Intermediate Texas (WTI), i greggi del Golfo Arabico Oman/Dubai e il greggio Tapis estratto in Malesia; utilizzati in base all’area geografica in cui sono scambiati. Il prezzo di un greggio di riferimento è fondamentale in quanto influisce, direttamente e indirettamente, sul prezzo di ogni altra qualità esistente nel mercato. Il Brent è una varietà prodotta in una serie di giacimenti presenti nel Mar del Nord e collegati da una serie di oleodotti che arrivano alle isole scozzesi Shetland (UK).

Nonostante la quantità prodotta sia relativamente modesta, il Brent è il benchmark più importante (assieme al WTI) e determina quasi il 60% dei prezzi oggi esistenti sui mercati. Si ritiene che ciò sia riconducibile alla stabilità politica garantita dai paesi produttori del nord Europa, alle superiori caratteristiche organiche della miscela (greggio leggiero a modesto contenuto di zolfo) e alla vicinanza ai mercati di consumo europei (2001, Di Benedetto).

Inoltre, è il prodotto di riferimento utilizzato nella borsa di Londra. L’attuale modalità di formazione del prezzo è il risultato di una complessa evoluzione iniziata più di 60 anni fa; è opportuno considerare tale evoluzione storica al fine di comprendere gli attuali meccanismi di determinazione dei prezzi.