Kennedy vs. Clinton. Il discorso democratico americano: un'analisi linguistica
Le metodologie argomentative di Bill Clinton
Come per il Presidente Kennedy, anche per il Presidente Clinton, l'analisi delle parole chiave ha portato all'individuazione di alcune tecniche argomentative utilizzate durante i discorsi presidenziali. Iniziando dal termine “children”, evidenziato nel precedente capitolo come il più ricorrente, scopriamo subito che tipo di utilizzo argomentativo del termine viene affettuato da Clinton. Nella maggior parte dei casi, il Presidente, usa il termine per muovere delle emozioni nell'uditorio, attraverso l'uso sia di verbi come “help” e “protect”, sia di espressioni come “all children”, “our children” e “american children”.
[...]
Attraverso la distinzione tra “adulti” e “giovani”, tra “forti” e “deboli” effettuata con l'uso dei pronomi we e they, viene trasmessa la necessità [should] e il desiderio da parte dei “we”-adulti, di proteggere e tutelare i “they”-bambini, in una sorta di affetto paterno nei loro confronti.
[...]
Infine, un esempio particolarmente interessante, esposto anche nel capitolo precedente, è quello che abbiamo identificato grazie all'analisi del termine welfare. Clinton espone in modo fermo e deciso il suo atteggiamento nei confronti di chi non mostra rispetto per i doveri universalmente riconosciuti, come comportarsi correttamente, accettare di lavorare o studiare o essere un buon genitore, ma anche il tentativo di non punire la povertà e gli errori commessi nel passato. Questo concetto viene trasmesso attraverso un avvicinamento dell'ottica dell'oratore con gli ascoltatori, realizzato attraverso la scelta del pronome us. In questo modo, Clinton, riesce a farsi percepire come parte integrante, coinvolta in prima persona dal bisogno di cambiare il proprio domani. A questo proposito, Clinton cita il modello di Lynn Woolsey, la quale con le sue forze è riuscita ad aprirsi una strada che dal welfare l'ha portata al Congresso. La figura di questa donna, mostra agli ascoltatori come sia possibile migliorare la propria condizione, sfruttando la simbologia del self-made man, concetto tanto caro ai cittadini americani.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Kennedy vs. Clinton. Il discorso democratico americano: un'analisi linguistica
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Informazioni tesi
Autore: | Valentina Neri |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lingue e culture moderne |
Relatore: | davide mazzi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 59 |
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