Passerella al ''Paradiso''
Le influenze del contesto storico
La consapevolezza di intervenire su un luogo singolare tra i più emblematici del territorio trevigiano mi ha portato a dirigere le mie attenzioni al contesto storico-culturale ed ai movimenti stilistici che hanno caratterizzato ed influenzato la realizzazione dell'attuale palazzo commissionato allora dal conte Francesco Revedin.
Lo sviluppo dei progetti avviene nel periodo in cui, come in ambito politico e sociale di fronte ai principi ed agli uomini della conservazione rappresentati nella corona asburgica e nell'amministrazione imperiale si oppongono i liberali, così in ambito artistico al trionfo del neoclassicismo si oppone la novità dello stile romantico ispirato ai movimenti inglesi e francesi con le prime piante irrazionali e naturalistiche.
Il Romanticismo nasce in opposizione agli ideali più astratti dell'Illuminismo elaborando una riflessione complessa partendo dal recupero della sensibilità individuale nell’ambito della classe sociale emergente: la borghesia. Alcuni suoi aspetti tracciano il gusto e la mentalità di tutto il XIX secolo.
Alla ragione intesa come facoltà sovrana, il Romanticismo oppone il sentimento come esaltazione della libera individualità creatrice dell'uomo.
All'esaltazione della storia dei neoclassici rivaluta il Medioevo, considerato fino ad allora secolo buio e barbarico. Nasce così un concetto più organico della vita, l'uomo è in simbiosi con la natura, vista come luogo in cui l'anima può dare sfogo alla propria malinconia, e attraverso di essa può abbandonarsi ai sensi e alla fantasia.
Il Neogotico è l'espressione diretta della cultura romantica.
L'affermazione del sentimento in antitesi alla ragione e l'esaltazione della libertà del genio, indusse i romantici al rifiuto delle regole e dei modelli classici. Dapprima il Neogotico si sviluppò in letteratura per poi affermarsi anche in campo architettonico. La conseguente riscoperta del Medioevo, inteso come periodo di intensa spiritualità e di battaglie per l'affermazione dei popoli, portò ad una rivalutazione dell'architettura gotica, termine che fino ad allora aveva implicato un significato negativo, quello cioè di arte dei barbari.
Canone fondamentale dell'estetica romantica è la poesia intesa come libera espressione del sentimento individuale che esalta la sincerità e la creatività spontanea del genio, fuori d'ogni modello e d'ogni regola prestabilita. La nuova fede verso il potere dell'immaginazione conduce i poeti a scegliere il misticismo, il meraviglioso e, fra gli sfondi ideali per ambientare storie dense di elementi misteriosi e soprannaturali, i castelli in rovina e le abbazie diroccate.
L'Inghilterra adottò il Neogotico come stile nazionale col nome di Gothic Revival: infatti, come detto, non si trattava tanto di una rinascita quanto di un risveglio. Un capitolo del Neogotico anglosassone si apre con la creazione dei giardini all'inglese, dove più chiaramente si riflette la cultura e il gusto romantico dell'epoca. Il giardino all'inglese, al contrario di quelli geometrici, non si avvale più di elementi per definire e circoscrivere lo spazio, come fondali, quinte arboree o prospettive, ma si basa sull'accostamento e sull'avvicendarsi di elementi naturali e artificiali, tra cui, grotte, ruscelli, alberi secolari, cespugli, pagode, pergole, tempietti e rovine, che chi passeggia scopre senza mai arrivare ad una visione d'insieme, un luogo comunque in cui la natura non è mai incolta, anche quando assume un carattere selvaggio.
Il giardino è visto come il luogo in cui l'emozione, suscitata all'avvicendarsi delle sorprese, viene temprata dall'armonia che lega le varie parti, attraverso la contrapposizione degli opposti, come il regolare al selvaggio, il maestoso all'elegante, l'ameno al malinconico, in modo da bilanciare le differenti emozioni.
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Passerella al ''Paradiso''
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Informazioni tesi
Autore: | Severino Bragagnolo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2006-07 |
Università: | Università IUAV di Venezia |
Facoltà: | Architettura |
Corso: | Architettura |
Relatore: | Enzo Siviero |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 121 |
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