Governance e flessibilità delle PMI campane

In tale categoria vi rientrano quelle imprese di piccola dimensione dove uno o pochi soci familiari possiedono la totalità del capitale di rischio e, quasi sempre, sono anche direttamente impegnati negli organi di governo e di direzione all’interno dei quali non vi è la presenza di persone esterne alla famiglia. Sono generalmente imprese in cui l’organismo personale è composto dai membri della famiglia, con una struttura organizzativa elementare e con combinazioni economiche poco estese. Le imprese che appartengono a questa classe possono essere imprese giovani, che ancora non hanno maturato un consistente patrimonio proprio e una sufficiente capacità di attrarre in azienda soggetti non familiari altamente qualificati.

Conseguentemente, per competere con successo, si utilizzano prevalentemente risorse familiari (finanziarie e di lavoro). In molti casi, comunque, un’impresa familiare dove sono stati perseguiti obiettivi di crescita limitata, resta domestica per lunghi periodi e per diverse generazioni delle famiglie ad esse legate. Le imprese familiari domestiche, solitamente, fondano la loro funzionalità duratura sull’elevata capacità di mobilitazione delle risorse umane e sulla capacità di adottare con rapidità la propria struttura e il proprio sistema di offerta alle mutate condizioni del contesto ambientale.
È importante sottolineare, poi, che all’interno di queste imprese, il rapporto famiglia – impresa assume la massima intensità: la famiglia fornisce la maggior parte dei contributi critici per il successo dell’azienda (risorse finanziarie sotto forma di capitale proprio, competenze manageriali, competenze esecutive e così via) e, di conseguenza, essa riceve gran parte delle ricompense che l’impresa è in grado di erogare. Nei casi che ricadono in questa classe i capitali investiti nell’azienda di produzione costituiscono spesso una quota rilevante del patrimonio dell’azienda di consumo mentre la parte rimanente (di tale patrimonio) è generalmente investita in attività poco rischiose.

È importante considerare, inoltre, che la sovrapposizione quasi completa tra famiglia e impresa facilita la generazione di rapporti economici poco trasparenti tra i due istituti e ciò può compromettere la determinazione dei risultati di bilancio dell’impresa familiare. Si pensi, ad esempio, al caso in cui l’azienda di produzione ceda dei beni all’azienda di consumo familiare senza ricevere alcun corrispettivo come contropartita o al caso in cui i familiari offrono le lori prestazioni lavorative nell’azienda senza ricevere alcuna remunerazione.

Le imprese familiari domestiche possono svilupparsi nel tempo attraverso due percorsi alternativi: uno che avviene in assenza della crescita dimensionale e l’altro in cui sviluppo e crescita avvengono parallelamente. Il primo processo di sviluppo è un sentiero caratterizzato da miglioramenti nella professionalità, nell’efficienza dei processi produttivi e nei processi di innovazione.