Una tipologia di uso delle immagini nei telegiornali italiani

Il genere telegiornale viene solitamente concepito come un tipo di programma in cui la maggior parte delle notizie presenta una piena coincidenza audio-video. Il telegiornale testimonia quello che succede facendolo vedere. Ciò significa che quello di cui il giornalista parla, sia esso un soggetto, un oggetto o un evento, dovrebbe venir mostrato contemporaneamente attraverso le immagini. Le parole servono a commento della parte video, e la parte video a completamento del testo. Così facendo, lo spettatore si concentra sulla totalità del servizio; in caso contrario potrebbe sentirsi legittimato a prestare la propria attenzione unicamente alle immagini, alle parole del reporter, o al serpentone che scorre nella parte inferiore dello schermo (questo non vuol dire ovviamente fare un uso didascalico del testo rispetto alle immagini, o viceversa). Le immagini autoreferenziali sono quelle che interpretano al meglio queste caratteristiche: esse testimoniano l’evento, lo documentano. Queste possono essere divise in due sotto categorie: da un lato le interviste e gli stand up, sia in diretta che in differita, dall’altro le immagini che coincidono con il parlato.
Le interviste e gli stand up
Le interviste e gli stand up dei giornalisti costituiscono il livello massimo di autoreferenzialità, perché entrambi non presentano la parte visiva separata dal commento: si vede ciò che si sente. Sono quindi sintomo dell'autenticità del servizio e della sua "attualità". La loro funzione è prima di tutto quella di testimonianza diretta. Lo stand up trasmette infatti un'idea di presenza, dell'esserci del giornalista sul luogo dell'evento. Lo stesso discorso è valido anche per le interviste, ma in questo caso l'obiettivo che si vuole raggiungere con esse può essere diverso. L'attentato alla sede della Lega Nord in molti telegiornali presenta una o più interviste a testimoni e politici: il loro scopo è rispettivamente quello di fornire informazioni e testimonianze sulla vicenda, arricchendo il servizio, e di esprimere delle opinioni. L'accordo di Pomigliano d'Arco e la relativa opposizione della sinistra sono i due servizi che in tutti i telegiornali presentano il maggior numero di interviste, realizzate sempre ad esponenti di vari partiti politici con l'obiettivo di dare allo spettatore una visuale completa su quelle che sono le opinioni degli esponenti di governo. In questo caso è il giornalista che deve esporre in modo esaustivo le informazioni sulle modalità e le caratteristiche dell'accordo.
I servizi sugli incidenti in montagna permettono di introdurre un'ultima tipologia di intervista presente nei telegiornali analizzati, quella a scopo di monito o di consiglio. Trucco e Perrone, rispettivamente Presidente delle Guide del Cervino ed membro della Polizia di Valtournenche, non danno stime sulle tragedie avvenute nei giorni precedenti.
Essi offrono informazioni su come evitarle, su quali dispositivi di sicurezza portare con sé se si pratica il fuoripista, unitamente alle indicazioni su quali azioni evitare. Le interviste e gli stand up, però, non sono solo in diretta, come nei casi sopra analizzati: possono essere trasmessi anche in differita, e questo ovviamente diminuisce la percezione di immediatezza del servizio.