La sorte dell'impresa nel fallimento
Le finalità dell’esercizio provvisorio
L’istituto dell’esercizio provvisorio dell’impresa dichiarata fallita, quale emerge dalla disposizione del nuovo art. 104 l. fall., presenta sensibili differenze rispetto alla previgente disciplina. Innanzitutto, il legislatore del 2006, nella relazione illustrativa al decreto legislativo, indubbiamente in controtendenza rispetto all’impianto generale della novella, tutto teso a rivalutare i caratteri privatistici della procedura, afferma che l’istituto dell’esercizio provvisorio, “a differenza di quanto previsto dall’art. 90 del r.d. 1942, risponde non più al solo interesse privatistico di consentire un miglior risultato della liquidazione concorsuale, ma è aperto a quello pubblicistico di utile conservazione dell’impresa ceduta nella sua integrità o in parte, sempre che il ceto creditorio ritenga di trarne nocumento”. In forza della disposizione dell’art. 104, comma 1, l. fall., il tribunale si trova nell’impossibilità di disporre l’esercizio provvisorio qualora questo possa arrecare pregiudizio ai creditori. La precisazione contenuta nella norma mira a subordinare la facoltà riconosciuta al tribunale di anticipare alla data della sentenza di fallimento l’esercizio provvisorio alla condizione della insussistenza di pregiudizio alcuno alle ragioni dei creditori e ciò nonostante la verifica già intervenuta in merito al presupposto del danno grave. Affinché si possa addivenire all’esercizio provvisorio occorre, dunque, che siano soddisfatti entrambi i requisiti: in primo luogo, quello del danno grave derivante dall’interruzione dell’attività dell’impresa e, subito dopo, quello dell’assenza di pregiudizio per i creditori. In tale prospettiva esso si pone quale frutto di un rinnovato modo di interpretare la stessa funzione dell’esecuzione forzata collettiva.
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La sorte dell'impresa nel fallimento
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Informazioni tesi
Autore: | Giuseppe Agresti |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Roma Tor Vergata |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Pietro Masi |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 122 |
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