Il sistema di emission trading in Europa (EU-ETS): analisi dei prezzi e delle dinamiche delle quote di emissione

Il sistema è stato organizzato per funzionare in diverse fasi, una prima sperimentale 2005- 2007, seguita da una seconda fase quinquennale e recentemente con l’approvazione di una terza fase che si svolgerà nel periodo 2013-2020.
Il sistema EU-ETS permette agli operatori coinvolti di conservare e trasferire le quote all’interno della stessa fase sia in annate precedenti (borrowing) che in annate seguenti (banking).
Questi sistemi hanno sempre lo scopo di permettere agli operatori di rimanere all’interno delle quote a loro assegnate senza dover prendere impegni gravosi che potrebbero rendere troppo costose le produzioni.
Si decide però di non permettere il passaggio delle quote dalla fase I a quella successiva, mentre il passaggio dalla fase II alla fase III (periodo 2013-2020) non avrà nessun tipo di scadenza.
Nel triennio 2005-2007 c’è la possibilità per gli Stati membri di chiedere l’esclusione temporanea di certi impianti (ma non di interi settori).
L’outing out dopo la fine del primo triennio di prova però non viene più riproposto: si tratta infatti di un aiuto concesso per semplificare casi particolari dal campo di applicazione della Direttiva EU-ETS.
A partire dal 2008 sarà invece adottato solo il sistema opting in. Questo significa che sarà previsto l’allargamento a nuovi settori o a nuovi soggetti che soddisfino certe condizioni e manifestino la volontà di entrare.
La richiesta di far parte dello schema è presumibilmente fatta qualora questi nuovi soggetti possano trarre vantaggio dalla partecipazione.