Pierre Janet, le origini della disaggregazione psicologica
Le esistenze psicologiche simultanee
Janet si avvicina in qualche misura ai temi che saranno oggetto privilegiato delle riflessioni della psicoanalisi quando, dopo aver enunciato le sue teorie sulla disaggregazione applicate alle forme di personalità alternanti, passa a descrivere quelle che egli definisce esistenze psicologiche simultanee (Janet, 1889, tr. it. pp. 19-27). Viene presentato un piccolo episodio tratto dall’esistenza drammatica e frammentata di Léonie, alle prese con la sua seconda, Leontine, la quale invia a Janet e a propria insaputa lettere che ella, stando in se, non avrebbe mai ne scritto, ne tanto meno spedito. Dopo averla scoperta, Léonie comincia a distruggere le lettere scritte da Leontine, prima che questa trovi il modo di inviarle. Altre volte però, Leontine fa uso delle distrazioni di Léonie per nascondere le lettere, cercando poi di riuscire a recapitarle. La differenza rispetto agli esempi citati prima consiste nel fatto che la donna non è in stato sonnambulico, ma è ben sveglia, o, al limite, si lascia distrarre con una certa facilità dalla sua antagonista subconscia. Questa peraltro è, fra le due, quella maggiormente dotata di senso dell’orientamento, e Janet resterà stupito nel constatare che Léonie, in stato di veglia, è completamente ignara dell’indirizzo del suo terapeuta, nonostante le innumerevoli volte in cui gli ha fatto visita. D’altro canto Léonie tende spesso a distrarsi, a perdersi nei suoi pensieri. Poi, quando torna a far caso a quanto la circonda, si trova inaspettatamente da un’altra parte rispetto alla direzione verso cui era diretta. Alcune volte, Leontine si è divertita a portarla a sua insaputa dinanzi alla porta della clinica di Le Havre. Sarà stata l’ansia, la necessità impellente di comunicare col suo medico, resta il fatto che Léonie improvvisamente si è trovata li, molto prima dell’appuntamento, senza neppure aver portato con se i bagagli più necessari. Altre volte la linea che separa gli stati esistenziali di Léonie diviene più netta: un medico di Le Havre che la vede spesso in stato sonnambulico e che è da lei considerato un caro amico, la incontra per caso un giorno fuori dalla clinica. Dimenticando per un attimo le difficoltà della donna, le va incontro per salutarla ma lei, non riconoscendolo, rimane prima impassibile e poi stupefatta.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Pierre Janet, le origini della disaggregazione psicologica
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Informazioni tesi
Autore: | Sergio Divino |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2005-06 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Giorgio Blandino |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 157 |
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