Criticità e fattori di valorizzazione della Comunità Montana Valli Po-Bronda-Infernotto
Le diverse teorie sistemiche sul territorio
Studiosi talvolta riconducibili a discipline tra loro diverse e distinte, hanno formulato varie e molteplici interpretazioni riguardo al territorio. Ognuna di esse risulta esser parte del quadro teorico cui si perviene analizzando l'entità territoriale mediante l'approccio sistemico vitale.
Ciò dimostra ulteriormente la validità della concezione sistemico-vitale, dando risalto alla sua capacità di compendiare tutti i vari aspetti posti in luce dalle varie teorie.
Verranno illustrate, quindi, alcune delle principali concezioni del territorio che di esso propongono una lettura in chiave sistemica.
Una prima teoria che merita di essere menzionata è quella del paesaggismo o Landscape Approach. In base ad essa, il territorio viene inquadrato come superficie dotata di confini obiettivamente delineabili e di una certa quantità di risorse che la caratterizzano a livello visivo ed estetico. Il territorio è dunque considerato, in tale prospettiva, come un paesaggio naturale, la cui visione d'insieme risulta, però, meno importante rispetto ai singoli elementi che la costituiscono.
Dall'approccio paesaggistico, a causa delle sempre maggiore necessità di concentrare l'attenzione non più soltanto sulle singole componenti naturali, ma anche sul loro rapporto con l'uomo, si è pervenuti ad una visione ecosistemica del territorio. In quest'ultima, infatti, passa in primo piano l'analisi delle interazioni tra le varie componenti dell'entità territoriale.
All'interno di tale prospettiva si riscontra una diramazione in due categorie interpretative.
La prima è costituita dalla Landscape Architecture, che, in un primo momento, già configurando un'integrazione della componente umana all'interno dell'ambiente naturale, propone una progettazione territoriale ispirata a valori paesaggistici che siano, seppure nel rispetto della componente naturale, il più possibile vicini alle esigenze ed ai bisogni espressi dalla componente umana. In particolare, secondo tale visione, è presente un rapporto di antagonismo tra uomo e territorio che si risolve sempre a favore del primo. Nelle elaborazioni successive della teoria, emerge in modo più decisivo, la natura sistemica del territorio e questo fa sì che il suo rapporto con la componente antropica risulti connotato positivamente, come integrazione e collaborazione, anziché come antagonismo. Si perviene così ad una co.progettazione tra uomo e natura, nell'ambito della quale l'elemento umano si occupa di rilevare attentamente tutti i subitemi ambientali, al fine di cogliere e valorizzare ogni potenzialità delle risorse di cui il territorio è dotato (ovvero di sviluppare le cosiddette vocazioni territoriali). Questa vocazione è però caratterizzata da una condizione di forte staticità, in quanto percepisce le vocazioni come immutabili e non offre elementi per comprendere come possano verificarsi possibili innovazioni e cambiamenti.
La seconda teoria, che può essere fatta rientrare nell'ambito della visione ecosistemica, nasce proprio dall'esigenza di superare i limiti della concezione appena illustrata ed è quella della Landscape Ecology. Essa, infatti, pur risultando ancora incentrata sulla dimensione naturalistica, presenta un forte elemento di novità, poiché configura l'ecosistema naturale come un sistema vivente. In una simile ottica, vengono esaltati i dinamismi ambientali e, quindi, l'equilibrio dinamico tra le componenti naturali ed antropiche. Le nozioni di superficie spaziale e di confine perdono di significato, in quanto rappresentano un limite evidente alla comprensione dei meccanismi evolutivi che caratterizzano il sistema territoriale.
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Criticità e fattori di valorizzazione della Comunità Montana Valli Po-Bronda-Infernotto
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Informazioni tesi
Autore: | Davide Capitelli |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Pianificazione territoriale urbanistica e ambientale |
Relatore: | Giovanni Quaglia |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 228 |
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