Il rischio di liquidità nel mercato interbancario
Le cause del fabbisogno di liquidità: il ruolo del sistema bancario ombra
Un fenomeno che ricopre a mio avviso una centrale importanza nel capire a fondo il legame tra sregolatezza dell’intermediazione bancaria e rischio di liquidità e, allo stesso tempo, la profonda valenza del rispetto dei principi di una sana gestione della liquidità bancaria, è stato lo sviluppo del “sistema bancario ombra”.
A supporto della mia analisi mi servirò delle ricerche e degli studi che Gorton G. e Metrick A. hanno effettuato per descrivere e argomentare l’importanza che il sistema bancario ombra ha avuto nel diffondere e accentuare il rischio di liquidità nel mercato interbancario.
La definizione di sistema “ombra” nasce dalla necessità di definire tutto quel ramo di attività che una banca oggi svolge al di fuori dei principi dell’intermediazione tradizionale, che tutti noi impariamo a conoscere sui manuali di teoria. Sembra così distante dalla attuale realtà operativa delle banche persino l’articolo 10 D.Leg. 1 Novembre 1993 n. 385 che afferma: “la raccolta del risparmio tra il pubblico e l’esercizio del credito costituiscono l’attività bancaria”.
Ebbene la conoscenza dei Repurchase Agreement (in breve “repo”), dei Money Market Mutual Funds (MMMF) e della Securitization, termini così lontani dalla precedente definizione, è indispensabile per studiare il fabbisogno esasperato di liquidità di cui hanno avuto bisogno le banche nel recente passato e ancora oggi monitorato costantemente alla luce degli andamenti del mercato finanziario degli ultimi mesi. Se della tecnica della securitization ho solamente accennato le caratteristiche e gli effetti del suo utilizzo, poiché la loro trattazione esula dalle finalità di questa tesi, lo stesso farò per i repurchase agreement e i money market mutual funds.
L’operazione di repurchase agreement (o di pronti contro termine) è un’operazione che viene tipicamente utilizzata dalle banche. Quando esiste una banca con delle eccedenze nelle disponibilità liquide, in cerca di un “deposito” per le stesse, ed una controparte che ha invece bisogno di liquidità a breve termine, può essere infatti sottoscritto un contratto di pronti contro termine.
Con questo contratto la banca che deposita la propria liquidità presso la controparte riceve in pegno titoli di proprietà della stessa come collaterale. Qualora questi titoli non vengano riacquistati a termine, come prevede una tipica operazione di pronti contro termine, essi diventano di proprietà della banca depositante, la quale vede così totalmente coperto il rischio di credito insito nell’operazione con la controparte.
Su questi titoli grava l’haircut, ossia un “scarto” di sicurezza. Ad esempio, considerando 100 il valore del collaterale, la banca depositante, valutando il merito di credito della controparte e la marketability di tale titoli, richiederà uno scarto di garanzia (l’haircut appunto), che rappresenta la differenza di valore tra il deposito liquido e il valore dei titoli a garanzia dello stesso. Se lo scarto fosse del 10%, la banca depositante verserà solamente 90, a fronte del collateral ricevuto, il cui valore rimane 100.
Non solo, ma nei repo è previsto “il repo rate” una sorta di tasso di interesse che le banche che ricevono depositi dalle controparti si impegnano a pagare alle depositanti. Riprendendo l’esempio precedente, se il collateral scontato dell’haircut ha valore 90, e la banca depositaria si impegna a ricomprarlo a 95, il repo rate sarà di 95/90, ossia dell’ 1,05 %. I MMMF svolgono invece un ruolo molto importante nel sistema bancario ombra poiché, grazie alle loro ingenti disponibilità economiche, rendono molto liquidi i mercati finanziari. Le loro scelte sono in grado di indirizzare i movimenti dei mercati e hanno avuto un ruolo importante nella trasmissione del rischio di liquidità a livello sistemico.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Il rischio di liquidità nel mercato interbancario
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Informazioni tesi
Autore: | Valerio Signore |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia bancaria |
Relatore: | Mario Comana |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 72 |
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