Tecniche di riduzione del rischio catastrofale
Le Catastrofi Finanziarie
Le Catastrofi di natura finanziaria sono molto importanti, visto che, anche se non vengono molto trattate nell’ambito delle Catastrofi, in quanto, non sempre ritenute come tali, presentano le tipiche caratteristiche di questa categoria; infatti, causano perdite molto ingenti con un frequenza molto bassa.
Erik Banks definisce la Catastrofe Finanziarie nel modo seguente:
"…is a banking, currency, or debt dislocation that creates significant direct and indirect losses
Cioè, in parole povere, un variazione considerevole di un tasso di cambio o di un ammontare di debito (o credito), dovuta ad un trasferimento di valuta, debito, o di fondi bancari, che causa delle perdite dirette ed indirette che possono anche raggiungere i miliardi di euro e quindi causare la bancarotta di istituzioni finanziarie (es: Lehman Brothers) e addirittura di istituzioni nazionali (es: Greece e la “Grande Depressione del 29”). In questa definizione se ne coglie una più generica: la Catastrofe Finanziaria rappresenta tutti quegli eventi che trasmettono instabilità al sistema.
Le cause che portano ad una Catastrofe Finanziaria sono molteplici:
- “Debolezza Economica”, ogni economia in recessione è a rischio catastrofe; questo può portare una nazione da una più o meno leggera diminuzione della crescita economica ad una vera e propria crisi.
- “Asset Buble Collapse”, una catastrofe può essere causata anche da un caduta dei prezzi che porta a default di istituzioni finanziarie. Chiaramente questa può essere collegata alla prima sapendo che la recessione è proprio rappresentata da un’inflazione negativa.
- “Cattiva Gestione del Rischio”, nel passato si è notato che una gestione del rischio non ideale ha causato dissesti nel sistema; ad esempio è il caso di tecnologia non adeguata, azione illegali, problemi di governante, mancanza di competenze dei manager, ecc. Così se il rischio non è perfettamente sotto controllo, questo può
portare a fallimento a causa di perdite eccessive. Questo è sicuramente il caso della Lehman Bros.
- “Cattiva Gestione del Debito”, è il caso in cui v’è instabilit{ causata da un eccessivo leverage che porta ad un eccessivo tasso di interesse fisso. La Catastrofe è solitamente conseguenza di pressioni dovute a concorrenza nel settore.
- “Attacchi Speculativi”, gli attacchi speculativi sulle valute più che una causa delle catastrofi, rappresenta una intensificazione della crisi che porta ad essa. Infatti, solitamente causa l’intensificarsi di una instabilit{ gi{ presente.
- “Bank runs”, questa rappresenta la “Corsa agli sportelli”, cioè la paura più grande di una Banca. Se i clienti di una Banca iniziano a dubitare della sua solvibilità, inizia una vera corsa agli sportelli per prelevare il denaro dal conto corrente e questo causa alla fine un’assenza di fondi che porta ad una concreta instabilit{ della Banca e quindi all’instabilità del sistema.
- “Institutional Flaws”, cioè “Imperfezioni Istituzionali”.
Anche in questo caso si può parlare di fattore che intensifica la crisi, più che causa di essa. Vi sono tre tipi di imperfezioni:
o Imperfezioni a livello regolamentare, esse riguardano imperfezioni nella definizione di indici che servono ad assicurare controllo, fiducia e quindi evitare negligenza dei soggetti sul mercato.
o “Moral Hazard”, consiste nel cambiamento del comportamento degli assicurati in seguito alla copertura contrattuale dei rischi.
o “Poor Internal Governance”, rappresenta il rischio che manager e direttori non operino nell’interesse degli azionisti, e quindi non perseguano la massimizzazione del capitale.
Così, ogni istituzione finanziaria tiene presente il rischio di una catastrofe finanziaria. Vi sono tre possibili reazioni a una crisi:
- Ritenzione della Liquidità, cioè si cerca di conservare la liquidità e velocizzare il ciclo di utilizzo di essa.
- Riduzione del rischio, attraverso la riduzione del leverage o la cessione di esso al mercato oppure ad assicurazioni/riassicurazioni.
- Difesa del capitale, evitando o quanto meno minimizzando le perdite.
Così facendo si è visto quindi come le catastrofi finanziarie possano essere importanti tanto quanto quelle naturali o man-made. E come possano colpire il sistema economico e di certo anche l’ambiente. Basti pensare che l’assenza di fondi può portare ad assenza di aiuti fiscali, umanitari, ecc.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Tecniche di riduzione del rischio catastrofale
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Stefano Amato |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Siena |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Scienze economico-aziendali |
Relatore: | Claudio Pacati |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 108 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi