Forme of Cury e Libro de Arte Coquinaria: due ricettari medievali a confronto
Le bevande
Il vino diffusosi in tutto l'Occidente assieme alla religione cristiana, era diventato la bevanda d'eccellenza con cui pasteggiare nella maggior parte dei Paesi dell'Europa medievale.
La coltura della vite non si estendeva solo fino alle regioni più settentrionali della Francia, tra il secolo X e XI i vigneti si espansero anche oltre alla manica: sebbene da sempre sostenitori della birra, gli inglesi acquistarono per secoli vini di Bordeaux e Borgogna, vini italiani e vini provenienti dalla Grecia. Nella Penisola la produzione era abbondante e tra i vini più apprezzati vanno ricordati il Trebbiano, il Vernaccia, i vini liquorosi del Mezzogiorno, il Malvasia ligure. Tutta la cristianità occidentale importava vini dolci da Creta, da Tiro e da Cipro, ma si trattava di merce costosa che solo i grandi nobili potevano permettersi.
Il vino non veniva solamente utilizzato come bevanda da pasto, veniva spesso impiegato per cucinare come testimoniano i nostri ricettari.
Maestro Martino non specifica mai l'esatta qualità del vino da utilizzare all'interno delle proprie ricette: distingue solo tra “vino roscio” e “vino biancho”, che spesso allunga con acqua, aceto o agresto per lavare le carni, marinarle o cuocerle. Il maiale e il vitello non sono gli unici piatti da preparare con l'ausilio del vino: nel testo di “Per cocer lampreda” il cuoco raccomanda di usare “vino biancho del migliore che possi havere”, e troviamo anche le indicazioni per preparare “ova sperdute in lacte o vino dolce”.
Nel Libro de Arte Coquinaria compare in più ricette anche il termine “sapa”, che Martino specifica essere “vino cotto nel mosto”: si tratta di uno sciroppo d'uva ottenuto dal mosto appena pronto, di uva bianca o rossa. La sapa (o saba) è detta infatti anche "mosto cotto" o "vino cotto" e si produceva facendo bollire il mosto in un paiolo di rame assieme ad alcune noci per evitare che si incollasse al fondo: il tutto era pronto dopo otto o nove ore, una volta ridotto ad un terzo del volume iniziale.
I cuochi di Riccardo II utilizzano spesso vini nella preparazione delle portate, ma come Maestro Martino, raramente ne specificano l'esatta tipologia: oltre ai soliti “rede wyne” e “white wyne”, compare spesso il “wyne greke” e una sola volta viene menzionato il “Vernage”: il primo è un vino importato dalla Grecia e tipicamente dolce, il secondo è il Vernaccia, tipico vino bianco italiano in cui pare che Papa Martino IV facesse annegare le anguille, qui adoperato per cuocere le pere.
Nel Forme of Cury compare poi una bevanda alcolica che nei piatti di Martino da Como non sussiste, ovvero la birra: viene utilizzata per bollire i fichi nella ricetta a base di carne di maiale “For to make flaumpeyns”, e per preparare la pastella in cui friggere mele e pastinaca.
Un discorso a parte merita di essere fatto per l' “Ippocrasso”, una bevanda a base di vino speziato e dolcificato con il miele, che andava servita a fine pasto come digestivo, assieme a confetti e cialde. Nel Libro de Arte Coquinaria questa bevanda non compare, ma la troviamo nelle pagine finali del Forme of Cury, ed è l'unica ricetta di una bevanda presente all'interno delle due opere:
“PUR FAIT YPOCRAS. XX.IX. XI. Treys Unces de canett. & iii unces de gyngeuer. spykenard de Spayn le pays dun denerer, garyngale . clowes, gylofre. poeurer long, noiez mugadez. Maziozame cardemonij de chescun i. quart' douce grayne & de paradys stour de queynel de chescun dim unce de toutes, soit fait powdour &c. ”.
Com'è evidente è piuttosto approssimativa poiché non è indicato né quale vino usare né quanto, né se aggiungere del miele o dello zucchero: è spiegata solo la giusta miscela di spezie.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Forme of Cury e Libro de Arte Coquinaria: due ricettari medievali a confronto
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Mariaelena Fabris |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2011-12 |
Università: | Università degli Studi di Bologna |
Facoltà: | Lingue e Letterature Straniere |
Corso: | Lingue e Letterature Straniere |
Relatore: | Paolo Pirillo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 40 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi