Il ruolo delle funzioni genitoriali nei casi di “trauma complesso”
La variabilità di risposta correlata ad un trauma
Condividere l'esperienza traumatica vissuta, sia con coloro che sono più vicini al soggetto che con la società, è una precondizione per la risoluzione del trauma. Infatti, la sicurezza dell'attaccamento precoce è sicuramente un fattore di resilienza qualora il bambino sia esposto a traumi, ma solo questo punto di vista appare riduttivo in quanto grazie a numerosi studi è emerso che esistono altri fattori influenti nella risposta ad un trauma.
Il trauma complesso non sempre sfocia, in adolescenza e in età adulta, in esiti psicopatologici, grazie all'intervento posto dal supporto sociale ed anche all'incidenza di eventi di vita protettivi, quali il supporto precoce del padre nei casi di una madre irrisolta, una buona relazione di coppia in età adulta, la presenza di una figura di sostegno alternativa esterna al nucleo familiare, esperienze scolastiche positive. La ricerca dimostra inoltre che vi sono fattori protettivi anche all'interno di uno sviluppo traumatico, che permettono di sviluppare una buona capacità di resilienza, ovvero la capacità di resistere e far fronte in modo adattivo ad una situazione fortemente dolorosa, al punto che quest'ultima venga colta come esperienza formativa e non traumatica (Caretti et al., 2008).
L'assenza di tali fattori protettivi, rende il soggetto più vulnerabile alla psicopatologia, in quanto ciò impedisce alla vittima di percepire di ricevere aiuto, non facilitando lo svolgimento della funzione di contenimento del sistema di difesa da parte del sistema di attaccamento, nonostante questo sia connotato da modelli operativi interni sicuri (Brewin, Andrews, Rose, 2003; Lauterbach, Back, Reiland, Mason, Lute, Earls, 2007a).
La resilienza può essere intesa come un fattore immunitario (Schimmenti et al., 2008) che dipende da fattori socioculturali, e si pone come un processo in grado di modificarsi nel corso dello sviluppo. Tale qualità non scaturisce solo in presenza di un attaccamento precoce sicuro, ma anche grazie alla capacità del soggetto di dedicarsi ad interessi, coinvolgersi in attività creative e strutturare nuove relazioni che gli permettono di contrastare gli esiti patogeni derivanti da un esperienza traumatica vissuta (Liotti, 2011).
Secondo i teorici della Psicopatologia dello Sviluppo, è il contesto relazionale primario del soggetto a determinare o meno l'insorgenza psicopatologica come risposta a situazioni traumatiche, sulla base della presenza di fattori di rischio e/o protettivi che intervengono nel percorso evolutivo dell'individuo (V. Giamundo, 2013).
Si deduce dunque che non è il trauma in sé a far scatenare e cronicizzare un disturbo psicopatologico in quanto, la maggiore o minore vulnerabilità del soggetto alla psicopatologia, dipende anche da una serie di problematiche di natura biologica, sociale e psicologica: il livello di tolleranza allo stress, la capacità di controllare le emozioni negative, la presenza di malattie psichiatriche nella storia familiare e l'incidenza di ulteriori traumi avvenuti nel tempo (McFarlane, A.C. e Yehuda, R., 2009). La vulnerabilità al trauma dipende inoltre dal periodo evolutivo in cui l'esperienza traumatica avviene, dalla tipologia di trauma subito e dalla durata temporale di esso.
In base all'età in cui avviene il maltrattamento e la sua durata, vengono infatti colpiti determinati compiti di sviluppo specifici di ogni fase della crescita e si ritiene che più precocemente avviene il maltrattamento, più gravi saranno gli esiti (Caretti, V., Craparo, G., Mangiapane, E., 2005): bambini più piccoli rispondono ai traumi con disturbi del sonno e dell'alimentazione, mentre i bambini più grandi (verso i 5 anni) mostrano il ricorso alla dissociazione come strategie di difesa. [...]
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Il ruolo delle funzioni genitoriali nei casi di “trauma complesso”
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Informazioni tesi
Autore: | Verdiana Privitera |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2013-14 |
Università: | Università degli Studi di Catania |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Concetta De Pasquale |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 102 |
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