Stima del valore economico del Pinus leucodermis Antoine del Parco Nazionale del Pollino con il metodo della valutazione contingente-learning bid design

Bateman, Burgess, Hutchinson e Matthews, recentemente, nel 2007, hanno sviluppato un nuovo approccio, per far esprimere le preferenze riguardanti i beni che non hanno mercato, ovvero una nuova tecnica di elicitazione della valutazione contingente, che hanno chiamato learning design contingent valuation (LDCV). Tramite questa nuova tecnica di elicitazione, che utilizza una sequenza di domande di elicitazione per più beni ambientali simili, Bateman et. al riuscirono a dimostrare nelle loro prove sperimentali, la presenza dell’ apprendimento istituzionale e del valore di apprendimento.

Durante le loro indagini sperimentali i suddetti economisti utilizzarono sia la banda singola che quella doppia. Le stime statistiche riguardanti il primo dei quattro beni selezionati per questo disegno sperimentale, presentavano varie anomalie, come la discordanza e l’ incoerenza tre le stime ottenute con la banda singola e quelle ottenute con la banda doppia, nonché l’ effetto anchoring, però queste distorsioni sembravano ridursi drasticamente attraverso le ripetute prove di valutazione, tra i quattro beni scelti per le prove sperimentali. Lo studio di Bateman et. al. rappresenta anche l’ unico caso letterario in cui viene dimostrata la coerenza tra i valori delle stime della DAP, ottenute utilizzando sia la banda singola che la banda doppia, grazie all’ utilizzo del learning design, caratterizzato dal meccanismo dell’ apprendimento istituzionale.

Da qui nasce l’ evidenza che gli individui apprendono rapidamente le regole operative di un mercato contingente e producono valutazioni coerenti con le loro preferenze, una volta che hanno guadagnato l’ esperienza e da questo meccanismo nasce il valore d’ apprendimento (Bateman et. al., 2007). Queste affermazioni sostengono fortemente la concezione delle preferenze apprese o scoperte attraverso un processo di ripetizione e di esperienza (DPH). I risultati sperimentali del suddetto studio, affermano che gli intervistati di una valutazione contingente, hanno bisogno di una certa esperienza e conoscenza delle regole operative di un mercato contingente e dei beni ambientali oggetto di valutazione, per fornire risposte coerenti durante un’ indagine di VC.
Bateman et al., in questo lavoro, riuscirono a dimostrare chiaramente l’ utilità e la validità del processo di ripetizione e di esperienza in uno studio di valutazione contingente, ma non riuscirono ad indicare chiaramente quale formato di elicitazione (banda singola o banda doppia) dovrebbe essere affiancato al learning design.

Prima sostengono che: “la banda singola fallisce nell’ offrire le possibilità di ripetizione, apprendimento ed esperienza, tipiche dei mercati reali e perciò è particolarmente incline ad effetti distorsivi come l’ anchoring, che sembra la causa dei valori alterati e sovrastimati, del bene inserito per primo nella sequenza di valutazione”.
Questi sostengono, che tramite il processo di ripetizione e di apprendimento, nei beni successivi al primo, il gap del valore medio della DAP ottenuta con la banda singola e quello ottenuto con la banda doppia, sembra ridursi drasticamente, trovando una certa coerenza tra i due tipi di stime.