Definizione degli indicatori di controllo dei parametri funzionali fondamentali della macchina Desmotec

È ormai risaputo che la valutazione funzionale deve seguire rigorosi protocolli scientifici sia per quanto riguarda l’esecuzione che la validazione, tuttavia la valutazione non deve essere fine e a se stessa ma deve essere inserita nel contesto appropriato. Quando si parla di allenamento sportivo è, di solito, il miglioramento della performance. Quindi la valutazione deve servire innanzitutto ad ottimizzare l’allenamento o a fornire informazioni valide e attendibili che aiutino a capire se le strategie adottate sono state efficaci.
Nei modelli teorici che descrivono il processo di allenamento sono fondamentali due elementi: la misura del carico di allenamento ed i suoi effetti. Gli effetti vengono misurati con valutazioni scelte in base all’obiettivo dell’allenatore. Nella selezione del test da utilizzare, quindi, l’allenatore ha un ruolo determinante. I cosiddetti test specifici sono spesso valutazioni integrate (ovvero influenzati da vari fattori) che però in genere danno una migliore indicazione del potenziale aumento di performance. Tuttavia queste valutazioni non forniscono indicazioni sulle singole componenti fisiche o fisiologiche che hanno determinato i miglioramenti. Ad esempio, se un atleta migliora in un test di performance, l’allenatore avrà un’accettabile indicazione del potenziale miglioramento prestativo ma non saprà se l’atleta è migliorato perché è migliorato il massimo consumo di ossigeno o qualche altro sistema/meccanismo fisiologico. Di conseguenza l’allenatore non potrà neanche sapere su quali determinanti della prestazione ha influito positivamente l’allenamento. Ne consegue che la selezione del test dovrebbe essere fatta in funzione delle caratteristiche che l’allenatore vuole allenare. Ovviamente queste caratteristiche dovrebbero essere quelle che realmente possono migliorare la performance. Purtroppo non sempre è chiaro e/o ci sono forte evidenze su quali siano le determinanti fisiche di molte performance. In questo caso il “valutatore” deve misurare le componenti che l’allenatore ha deciso di migliorare, scelta che rimane arbitraria ma da assecondare perché sarà l’allenatore che se ne prenderà le responsabilità.
Il valutatore o chi fornisce supporto scientifico deve assicurarsi che il test valuti in modo accurato la caratteristica che l’allenatore vuole migliorare e fornire indicazioni precise a livello individuale sulle probabilità che i cambiamenti siano reali o dovuti all’errore della misura. In un modello ideale, che rimane l’obiettivo da perseguire, chi si occupa di valutazione deve poter contribuire a fornire indicazioni su come si è lavorato e su come ottimizzare l’allenamento. Se invece il test non è contestualizzato e non da origine ad indicazioni pratiche, la sua utilità diventa marginale se non nulla.
A tal proposito si vuole dunque elaborare un software di controllo dei parametri funzionali fondamentali della macchina Desmotec, ricordando che alla base dello sviluppo del D.Soft vi l’idea e l’esigenza di introdurre nel mercato un elemento innovativo capace di poter controllare il proprio allenamento.