Affidamento extrafamiliare e segreti: quali diritti e quali doveri per i soggetti coinvolti?

Gli affidatari hanno dei doveri da osservare nei confronti del minore che hanno accolto: “essi hanno l’obbligo di accogliere presso di loro il minore, e cioè di instaurare un rapporto educativo personalizzato e quindi assai più pregnante di quello che instaura il tutore; di mantenere, educare ed istruire il ragazzo svolgendo così tutte le funzioni proprie dei genitori; di tenere conto delle indicazioni di questi ultimi quando non sia stata pronunciata la decadenza o limitata la potestà”. La legge 149/2001 ha inoltre fornito specifiche indicazioni riguardanti i poteri attribuiti agli affidatari, si afferma perciò che essi esercitano i poteri connessi alla potestà genitoriale “in relazione agli ordinari rapporti con l’istituzione scolastica e con le autorità sanitarie”. L’art. 2, comma 1° della legge afferma che la famiglia affidataria deve essere in grado di garantire al minore anche “le relazioni affettive di cui ha bisogno”. In merito ai rapporti con la scuola, di fatto significa autorizzare le gite, giustificare le assenze e andare ai colloqui con le insegnanti, mentre per gli interventi di straordinaria amministrazione, quali la scelta dell’indirizzo scolastico dopo la scuola dell’obbligo e la scelta dell’insegnamento della religione cattolica, occorre il consenso dei genitori. Poteri analoghi hanno gli affidatari nei rapporti con le autorità sanitarie: posso affermare quindi che non occorre il consenso della famiglia d’origine per quanto riguarda le visite specialistiche o le cure che il minore necessita, ma per le vaccinazioni facoltative, per un intervento chirurgico o per l’interruzione di una gravidanza occorre il consenso dei genitori o del tutore, in quanto sono interventi che possono comportare alcuni rischi. Anche per quanto riguarda “la richiesta di documenti, quali la carta bianca o la carta d’identità, la richiesta può essere fatta dagli affidatari, ma per il rilascio di un documento valido per l’espatrio del minore è necessario il consenso dei genitori o del tutore”.