Il trattamento degli investimenti diretti esteri in Turchia con particolare riferimento agli investitori italiani

La frammentazione del sistema internazionale non un fenomeno nuovo, ma risale alla crisi del concetto di Stato - nazione weberiano e al collasso del sistema westfaliano alla fine della Seconda Guerra Mondiale. La propensione degli Stati ad intensificare gli strumenti di cooperazione ha comportato un rapido evolversi del contesto internazionale.
I soggetti del diritto commerciale internazionale non sono più solo gli Stati, ma anche le organizzazioni intergovernative a vocazione universale (Nazioni Unite, Organizzazione Mondiale del Commercio, Fondo Monetario Internazionale, gruppo Banca Mondiale), le organizzazioni intergovernative a carattere regionale (Unione Europea), le organizzazioni non governative a vocazione economico- transnazionale, le imprese multinazionali. Su ogni rapporto giuridico del commercio internazionale incidono classi di norme di diversa provenienza formale: norme di origine interstatale, statale ed a-statuale ("lex mercatoria").
Inoltre, la peculiarità del diritto del commercio internazionale va colta sotto l'angolazione dei meccanismi di soluzione delle controversie.
Nel sistema multilivello di riferimento, secondo il quale la materializzazione del concetto di entità sovrana avrebbe lasciato il posto ad una serie di rapporti incrociati tra singoli attori a livello tanto sub - nazionale quanto sovranazionale, non si può tuttavia tralasciare l'elemento di volontà degli Stati, i quali decidono di dotarsi di strumenti che ritengono opportuni e congrui alle proprie politiche di sviluppo economico. L'intervento dello Stato nel commercio con l'estero si realizza, infatti, in diversi modi che spaziano dal lassaiz faire, al protezionismo, alla partecipazione ad accordi internazionali bilaterali e multilaterali atti a creare forme più istituzionalizzate di cooperazione economica.

Per quanto riguarda, in particolare, il trattamento degli investimenti esteri, non esistendo a livello internazionale un regime omogeneo e ordinato ma, al contrario, molteplici sistemi regolatori che spesso si sovrappongono e i cui confini sono ambigui, ciascuno Stato può decidere di quali strumenti servirsi allo scopo di promuovere gli investimenti esteri nel proprio Paese. Esistono, secondo l'analisi dell'UNCTAD, strumenti non vincolanti (rientrano in questa categoria le dichiarazioni di principi e le linee guida delle Nazioni Unite, della Banca Mondiale e dell'OCSE), e strumenti vincolanti, che creano diritti ed obblighi per gli Stati che li sottoscrivono. E' questo il caso degli accordi bilaterali sugli investimenti, il cui mancato adempimento ad uno degli obblighi sanciti, costituisce un atto perseguibile a livello internazionale secondo i meccanismi previsti al loro interno.