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I simboli: indagine su cosa c’è sotto

La tripartizione segnica

Deacon (si è interessato alla funzione simbolica come carattere che contraddistingue la comunicazione umana rispetto a quella di altre specie animali. Egli riprende la classificazione del filosofo americano Peirce, soffermandosi su cosa differenzia i simboli dagli altri tipi di segni. Peirce individua tre categorie di associazioni referenziali ( il rapporto parola-oggetto): l’icona, l’indice e il simbolo.

Le icone sono segni che possono significare un oggetto grazie a una mera somiglianza (un dipinto).
Gli indici sono segni che si riferiscono ad un oggetto in virtù di un rapporto fisico diretto con esso: essi sono realmente determinati da quell’ oggetto (sintomi fisici e i segni naturali). Quasi ogni forma comunicativa animale è fondata su questo tipo di segni: odore dei ferormoni (che indica uno stato fisiologico o la vicinanza di un animale) i segnali d’allarme (che indicano un pericolo).
I simboli sono collegati al loro oggetto grazie ad una convenzione, di solito un’associazione mentale ad esempio un anello di matrimonio che simbolizza il contratto matrimoniale.

Nessun oggetto è di per sé icona, indice o simbolo. Per esser tale, bisogna che vi sia interpretazione.
Tuttavia, la sola somiglianza non fa di una cosa un’icona di un’altra. Una relazione è iconica quando oltre alla rassomiglianza, se osserviamo i caratteri di un oggetto, ce ne viene in mente un altro. Lo stesso vale per gli altri due tipi di relazioni referenziali. L’interpretazione in icone o indici non impedisce che questi segni possano essere trattati anche da simboli. Ad esempio, all’inizio, i segni della Lingua Americana dei Segni vennero interpretati con un significato puramente iconico; sembrava infatti che fossero una pantomima o che illustrassero quello che veniva rappresentato. Oggi però, essa viene considerata una lingua a tutti gli effetti e i suoi segni sono simbolici e verbali.

Molti segni sociali tipici degli umani non vengono interpretati alla stessa maniera dagli animali (ad esempio il riso non viene interpretato in relazione alla comicità). In generale, la minore competenza dell’animale fa si che egli interpreti questi segni in maniera meno specifica e più concretamente (il riso umano per alcuni animali è interpretato come una semplice vibrazione dell’aria). Le differenti interpretazioni che si possono dare ad un segno possono essere classificate in ordine ascendente: le forme più complesse di riferimento si costituiscono sulle forme più semplici.

Questo brano è tratto dalla tesi:

I simboli: indagine su cosa c’è sotto

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Informazioni tesi

  Autore: Ester Mele
  Tipo: Laurea I ciclo (triennale)
  Anno: 2005-06
  Università: Università degli Studi della Calabria
  Facoltà: Lettere e Filosofia
  Corso: Scienze della comunicazione
  Relatore: Francesco Ferretti
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 34

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