Gli effetti economici delle imposte sul settore assicurativo

Il mercato di concorrenza perfetta si caratterizza per la presenza di alcune condizioni: 1) la polverizzazione della domanda e dell’offerta in un numero elevato di operatori che agiscono in una situazione di assoluta parità fra loro; 2) la piena libertà di attuare le proprie scelte senza ostacoli o condizionamenti; 3) la trasparenza, cioè la perfetta informazione su tutto ciò che accade nel mercato; 4) la perfetta omogeneità del prodotto, qualunque sia l’impresa che lo offre; 5) le stesse possibilità per tutte le imprese, di acquisire i fattori della produzione, nonché di entrare nel mercato e di ritirarsi in qualunque momento a seconda della convenienza, il tutto legato all’assenza di ostacoli sul mercato.
Sussistendo tutte queste condizioni, nessuna impresa ha tanto peso da poter determinare per proprio conto il prezzo di vendita; questo, pertanto, si forma automaticamente sul mercato e il suo livello corrisponde al punto di equilibrio fra la quantità domandata e la quantità offerta.
Di conseguenza, l’introduzione di un’imposta sul produttore, rappresenta per le imprese un elemento di costo. Le imprese marginali, che già operavano al limite della convenienza, si troveranno a produrre in perdita e saranno costrette a ritirarsi dal mercato; le altre imprese vedranno ridurre i loro profitti e saranno portate a contrarre la produzione. L’offerta si riduce e, automaticamente, la diminuzione dell’offerta fa aumentare il prezzo del prodotto. L’imposta si trasferisce così sui consumatori.
Affinché, la traslazione sia possibile, è però necessario, che si verifichino certe circostanze, in relazione anzitutto alla tipologia dell’imposta.
Infatti, l’imposta deve essere speciale, ossia deve colpire determinati settori e non altri. In tal caso, infatti, il produttore sposterà l’investimento dei suoi capitali dal ramo produttivo tassato ad un altro, e ciò genererà una riduzione della produzione dei beni soggetti all’imposta con il conseguente aumento del loro prezzo, quindi consentirà la traslazione. Se l’imposta fosse invece, generale, il produttore non sarebbe stimolato a trasferire i capitali in altri settori, perché tutti sarebbero colpiti dallo stesso tributo; pertanto anche se i produttori vedrebbero diminuire i loro profitti, l’offerta tenderebbe a rimanere invariata e quindi non vi sarebbe traslazione.
Ciò è vero solo se si analizza il breve periodo, in quanto nel lungo periodo, le imprese marginali trovandosi a produrre in perdita, tendono ad uscire dal mercato. In conclusione, la produzione diminuisce, ed entro questo limite vi potrà essere l’aumento del prezzo e quindi il trasferimento del tributo, anche se generale.