Il colore nella comunicazione della marca

Il cambiamento di colore è un elemento molto significativo per l'individuo e questo è visibile sia all'interno della nostra fisiologia, sia all'interno del nostro lessico: “Stai diventando rosso”, ad esempio, è un'espressione che indica una trasformazione del colorito di una persona, rivelatore di una situazione di imbarazzo.
Questa trasformazione cromatica attuata nell'ambito pubblicitario non adotta più il colore in base alle cariche emotive e dunque le risposte affettive che esso induce nello spettatore, ma per lo più alla luce di quei significati convenzionali e culturali (anche se in molti casi essi sono indotti dalle risposte psico-fisiologiche che attivano le diverse lunghezze d'onda) che li investono.
Le azienda che maggiormente adoperano questa strategia sono in particolare le case produttrici di farmaci e detergenti per l'igiene della casa, che ricorrono della trasformazione del colore per produrre un significativo effetto prima/dopo. Così un'infiammazione si avvarrà di una rappresentazione color rosso: richiamato stesso dal colore della manifestazione di questo fenomeno fisiologico, ma anche dall'associazione di tale tinta con quanto è sangue e pericolo; l'azione del prodotto e i suoi benefici si ripercuotono anche su questo colore (in certi casi che varia all'interno stesso del logo) che perde di intensità assumendo sfumature più tenui fino a giungere ad un delicato rosa, specie per quanto riguarda prodotti per l'intimo femminile. I colori pastello invece possiedono un aspetto fresco, pulito e sono meno aggressivi dei colori carichi, dunque sono loro a saper meglio rappresentare una situazione di sollievo.
Il medesimo discorso può ovviamente essere esteso agli spot relativi ai prodotti per l'igiene o ai detersivi.