Nuove dipendenze e strumenti diagnostici dedicati
La trance dissociativa da videoterminale
Gli studi della Young sugli stili di utilizzo di Internet e sulle ripercussioni che questo può provocare hanno ispirato un considerevole numero di ricerche anche nell’ambiente scientifico italiano. Nel 1998 lo psichiatra Vincenzo Carretti ha introdotto una nuova categoria diagnostica appartenente all’ampia patologia dell’IAD: la Trance dissociativa da video terminale, ispirandosi alla già esistente Trance Dissociativa descritta nel DSM IV. Le caratteristiche della comunicazione on line, il superamento dei vincoli spazio –temporali della dimensione ipertestuale, la complessità degli ambienti virtuali provocherebbe in alcuni utenti uno stato alterato della coscienza chiamata dissociazione. Con il termine dissociazione si vuole indicare la separazione di una o più parti di processi mentali, solitamente integrati (per esempio, coscienza, memoria, identità, percezione dell'ambiente) dal resto della coscienza, con la conseguenza che questa parte si comporterà come un'identità mentale indipendente dalla personalità globale, la quale non riuscirà ad esercitare nessun controllo sulla parte scissa. La Trance Dissociativa da Video Terminale sarebbe caratterizzata, durante o dopo molte ore di collegamento alla Rete, da un’alterazione temporanea dello stato di coscienza o dalla sostituzione del senso abituale di identità personale con un’identità alternativa. Tale condizione sarebbe determinata da un meccanismo difensivo che nasce da una pregressa patologia (fobia sociale ad esempio). Dal punto di vista psicodinamico ci sarebbero tre stadi evolutivi della Trance: dipendenza, regressione e dissociazione. La dipendenza viene definita per i seguenti sintomi: ipercoinvolgimento di tipo ritualistico con il computer e le sue applicazioni, relazione di tipo ossessivo- compulsivo con le esperienze e le realtà virtuali, tendenza a sognare ad occhi aperti come modalità prevalente sull’azione nei rapporti sociali, debolezza dell’Io, tendenze fobiche nei confronti della vita sociale. La regressione comporta tendenza a relazioni immaginarie che compensano le scarse relazioni oggettuali, ritiro e fantasie autistiche come modalità difensive dell’Io. Infine la dissociazione si caratterizza per: labilità dei confini dell’Io, dispersione del Sé, depersonalizzazione.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Nuove dipendenze e strumenti diagnostici dedicati
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Mara Attinà |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2003-04 |
Università: | Università degli Studi Gabriele D'Annunzio di Chieti e Pescara |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Massimo Di Giannantonio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 112 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Parole chiave
Tesi correlate
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi