Omicidio del consenziente
La teorizzazione di un «diritto a lasciarsi morire»
L'orientamento ad oggi prevalente, tanto in dottrina quanto in giurisprudenza, riconosce l'esistenza di un diritto a lasciarsi morire. Viene così teorizzata la legittimità della c.d. eutanasia passiva volontaria, consistente nel «rifiuto di trattamenti terapeutici» e pertanto nella «non applicazione o… interruzione degli stessi da parte del medico… anche quando siano salvavita».
La tesi in esame, sul versante dottrinale, risulta fondata su vari rilievi critici, mossi avverso il già ricordato orientamento che teorizza la natura assolutamente indisponibile del bene vita.
Si sostiene, in primo luogo, che la tesi rigorista desumerebbe un preteso principio generale di indisponibilità del bene vita da disposizioni normative ordinarie, in quanto tali incapaci di fissare limiti alla regola sancita dall'art. 32 secondo comma della Costituzione, secondo cui «nessuno può essere obbligato a un trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana».
Viene poi rilevato che la tesi in questione, pur fondandosi anche su disposizioni normative di rango costituzionale, tende a svalutare proprio la lettera dell'art. 32 secondo comma della Costituzione, richiamandosi piuttosto a concetti quali la dignità sociale e il dovere solidaristico di cui agli artt. 2 e 4 della Costituzione e finendo così col trasformare surrettiziamente il diritto alla salute in dovere alla salute.
Il già richiamato art. 32 secondo comma della Costituzione vieta, in maniera inequivocabile, ogni trattamento sanitario contrario alla volontà del paziente, salvo che nei casi tassativamente previsti dalla legge.
In proposito viene precisato che la salute è considerata dal primo comma dello stesso articolo della Costituzione interesse della collettività, oltre che dell'individuo. Invero, è proprio il secondo comma, mediante il riferimento a trattamenti sanitari obbligatori previsti dalla legge, a sancire espressamente criteri e limiti entro i quali, eccezionalmente, la tutela di quel bene possa essere sottratta, per fini sociali, alla disponibilità del singolo.
Da tale disposizione normativa si ricava dunque il principio generale dell'impossibilità di imporre qualsiasi trattamento sanitario in assenza di consenso; è invece eccezionale la possibilità di imporlo, soltanto nei casi espressamente contemplati dalla legge.
In quest'ottica, il consenso del paziente è necessario anche in caso di trattamenti di sostegno vitale, pertanto accanto al diritto di rifiutare le cure esiste e deve essere tutelato anche il diritto a lasciarsi morire. [...]
Questo brano è tratto dalla tesi:
Omicidio del consenziente
CONSULTA INTEGRALMENTE QUESTA TESI
La consultazione è esclusivamente in formato digitale .PDF
Acquista
Informazioni tesi
Autore: | Pasquale Castaldo |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2015-16 |
Università: | Università degli Studi di Torino |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giorgio Licci |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 101 |
FAQ
Come consultare una tesi
Il pagamento può essere effettuato tramite carta di credito/carta prepagata, PayPal, bonifico bancario.
Confermato il pagamento si potrà consultare i file esclusivamente in formato .PDF accedendo alla propria Home Personale. Si potrà quindi procedere a salvare o stampare il file.
Maggiori informazioni
Perché consultare una tesi?
- perché affronta un singolo argomento in modo sintetico e specifico come altri testi non fanno;
- perché è un lavoro originale che si basa su una ricerca bibliografica accurata;
- perché, a differenza di altri materiali che puoi reperire online, una tesi di laurea è stata verificata da un docente universitario e dalla commissione in sede d'esame. La nostra redazione inoltre controlla prima della pubblicazione la completezza dei materiali e, dal 2009, anche l'originalità della tesi attraverso il software antiplagio Compilatio.net.
Clausole di consultazione
- L'utilizzo della consultazione integrale della tesi da parte dell'Utente che ne acquista il diritto è da considerarsi esclusivamente privato.
- Nel caso in cui l’utente che consulta la tesi volesse citarne alcune parti, dovrà inserire correttamente la fonte, come si cita un qualsiasi altro testo di riferimento bibliografico.
- L'Utente è l'unico ed esclusivo responsabile del materiale di cui acquista il diritto alla consultazione. Si impegna a non divulgare a mezzo stampa, editoria in genere, televisione, radio, Internet e/o qualsiasi altro mezzo divulgativo esistente o che venisse inventato, il contenuto della tesi che consulta o stralci della medesima. Verrà perseguito legalmente nel caso di riproduzione totale e/o parziale su qualsiasi mezzo e/o su qualsiasi supporto, nel caso di divulgazione nonché nel caso di ricavo economico derivante dallo sfruttamento del diritto acquisito.
Vuoi tradurre questa tesi?
Per raggiungerlo, è fondamentale superare la barriera rappresentata dalla lingua. Ecco perché cerchiamo persone disponibili ad effettuare la traduzione delle tesi pubblicate nel nostro sito.
Per tradurre questa tesi clicca qui »
Scopri come funziona »
DUBBI? Contattaci
Contatta la redazione a
[email protected]
Non hai trovato quello che cercavi?
Abbiamo più di 45.000 Tesi di Laurea: cerca nel nostro database
Oppure consulta la sezione dedicata ad appunti universitari selezionati e pubblicati dalla nostra redazione
Ottimizza la tua ricerca:
- individua con precisione le parole chiave specifiche della tua ricerca
- elimina i termini non significativi (aggettivi, articoli, avverbi...)
- se non hai risultati amplia la ricerca con termini via via più generici (ad esempio da "anziano oncologico" a "paziente oncologico")
- utilizza la ricerca avanzata
- utilizza gli operatori booleani (and, or, "")
Idee per la tesi?
Scopri le migliori tesi scelte da noi sugli argomenti recenti
Come si scrive una tesi di laurea?
A quale cattedra chiedere la tesi? Quale sarà il docente più disponibile? Quale l'argomento più interessante per me? ...e quale quello più interessante per il mondo del lavoro?
Scarica gratuitamente la nostra guida "Come si scrive una tesi di laurea" e iscriviti alla newsletter per ricevere consigli e materiale utile.
La tesi l'ho già scritta,
ora cosa ne faccio?
La tua tesi ti ha aiutato ad ottenere quel sudato titolo di studio, ma può darti molto di più: ti differenzia dai tuoi colleghi universitari, mostra i tuoi interessi ed è un lavoro di ricerca unico, che può essere utile anche ad altri.
Il nostro consiglio è di non sprecare tutto questo lavoro:
È ora di pubblicare la tesi