Effetti a lungo termine dell'abuso sessuale sulla salute fisica delle donne
La teoria socioculturale-femminista
Le teorie socioculturali, di orientamento per lo più femminista, esaminano l’ampio contesto sociale e politico nel quale l’abuso sessuale si è verificato. Secondo tali teorie, l’abuso sessuale è la logica conseguenza della disuguaglianza di genere e del sessismo già esistenti nella società. Secondo la prospettiva femminista, l’abuso sessuale a prescindere dalla sua forma, è associato all’ideologia sessista maschile del dominio maschile e della superiorità maschile. L’abuso sessuale esiste a causa della concezione della donna come sesso inferiore, che serve a mantenere la stratificazione di genere già esistente, enfatizzando le aspettative sul ruolo sessuale. Perciò, l’abuso sessuale viene concepito come una inevitabile conseguenza delle esperienze culturali , che si applicherebbe a molti differenti contesti. Uno dei meriti dell’approccio femminista è stato quello di approfondire alcune specifiche questioni dell’abuso sessuale, come quella delle molestie sessuali sul lavoro. Si ritiene che la posizione d’inferiorità della donna nei luoghi di lavoro e nella società in generale, non è solo una conseguenza, ma anche una causa delle molestie sessuali. Tangri, Burt e Johnson (1982) affermano che le molestie sessuali siano utili a stabilire delle interazioni uomo-donna secondo le norme sociali accettate sullo stato sessuale, pertanto, contribuiscono a mantenere il dominio maschile a livello professionale, così da intimidire e scoraggiare le donne dal lavoro. In tal modo, uomini e donne vengono socializzati, così che le interazioni vengano stabilite in modo stereotipato, aspettandosi che gli uomini siano aggressivi e dominanti e le donne passive e accoglienti. Il principale punto di forza della teoria socioculturale femminista è la logica sintesi delle questioni di genere, del patriarcato e del dominio per spiegare l’abuso sessuale. Inoltre, l’attenzione delle femministe verso le disuguaglianze nei luoghi di lavoro ha avuto il merito di portare alla luce delle nuove questioni sull’abuso sessuale, come quella sulle molestie sessuali. Tale interesse ha permesso di evidenziare ulteriormente la complessità del fenomeno della violenza sessuale, contribuendo a creare nuove possibilità d’indagine per i ricercatori. Sembrerebbe, poi, che ci siano delle prove che sosterrebbero le spiegazioni femministe socioculturali dell’abuso sessuale. Ad esempio, gli studi epidemiologici che hanno rilevato i tassi di prevalenza dell’abuso sessuale hanno mostrato che la maggioranza degli autori dell’abuso sessuale sono maschi, e altri studi hanno mostrato che l’abuso è maggiormente predominante nelle forze di lavoro maschili. L’approccio delle spiegazioni femministe socioculturali dell’abuso sessuale, però, sembrerebbe essere sovrainclusivo e semplicistico. La socializzazione del ruolo di genere si è evoluta e ampliata nel corso del tempo, includendo più comportamenti rispetto ai previsti comportamenti stereotipati di genere, così da permettere l’inclusione di ulteriori comportamenti per essere accettati come normali per ciascun genere. Tutto ciò, tuttavia, non è stato accompagnato da alcuna diminuzione sensibile dell’abuso sessuale. Inoltre, pur se l’abuso sessuale è un fenomeno molto frequente nella società, non è un comportamento normativo per gli uomini. Molti uomini non abusano sessualmente, quindi, la natura onnicomprensiva della teoria socioculturale femminista non fornisce una spiegazione sufficiente sul perché di questi casi.
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Effetti a lungo termine dell'abuso sessuale sulla salute fisica delle donne
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Informazioni tesi
Autore: | Serena Brinci |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi di Roma La Sapienza |
Facoltà: | Psicologia |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Manuela Tomai |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 120 |
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