Tango: rituali, ruoli e codici per una formazione dal profondo. Il tango fatto uomo. Un uomo fatto tango. Intervista a un grande maestro: Oscar Benavidez

Abbiamo visto come il tango si presenti come danza dai mille volti: è seduzione, è formazione, è momento di piacere, di svago…
Uno dei mille volti, e forse il più importante, è quello di poter essere utilizzato anche per scopi terapeutici.
Ballare il tango contribuisce alla riduzione della pressione arteriosa e della formazione di coaguli nelle arterie. Pertanto, aiuta a prevenire il rischio di infarto e di ischemie cerebrali e migliora la risposta immunologica e lo stato dell’umore. Inoltre è dimostrato che un regolare esercizio fisico sia utile nella prevenzione e nella terapia di patologie dismetaboliche e cardiocircolatorie e nel rallentare il processo di invecchiamento cerebrale nella terza età.

Altri approcci legati all’uso del tango sono efficaci per alleviare lo stress, gli stati di ansia, alcune fobie, tra cui la fobia sociale, e per superare alcuni stati depressivi.
Da anni vengono condivise esperienze terapeutiche che, attraverso l’unione tra musica e danza, fa sì che si abbiano risultati efficaci su pazienti affetti da malattie neurodegenerative.
Un esempio dei tanti luoghi nei quali si fanno tali esperienze è l’Ospedale Auxologico di Piancavallo (VB). In questo ospedale, medici specializzati, in collaborazione con ballerini professionisti, hanno elaborato un metodo e un percorso didattico per possibili terapie.

Il professor Alessandro Mauro ci spiega quali sono le caratteristiche del tango utili nella terapia:
"al di là dell’aspetto ludico della musica, fonte di piacere e di felicità, essa ha assunto in questi anni una valenza terapeutica talmente importante da suscitare l’interesse da parte del mondo scientifico.
Ci si è mossi cercando di utilizzarla come terapia in diverse malattie.
La caratteristica della musica più interessante sotto questo aspetto è la sua ritmicità: il ritmo della musica può dare un nuovo ritmo alla nostra attività mentale e al nostro movimento, in particolare. La danza diventa così una possibilità terapeutica per malattie caratterizzate prevalentemente da disturbi del movimento.
Tra queste il morbo di Parkinson è l’esempio più interessante, sul quale ci si è concentrati maggiormente.
La musica e la danza possono riabilitare le attività motorie, rese difficili in questo genere di malattie" (Intervento del prof. Alessandro Mauro, tratto dal dvd “Tango Terapia”)