La manutenzione programmata delle coperture continue

La valutazione dei comportamenti nel tempo degli elementi che interagiscono in un sistema tecnologico, cioè la loro capacità di fornire le presunte prestazioni desiderate, dipende in larga misura dal tempo durante il quale si stima che l’elemento in questione debba restare in condizioni di funzionamento. Ciò avviene anche per un altro fattore di grande importanza nell’ottica della manutenzione programmata, cioè nella stima del costo globale di una unità tecnologica. In realtà ci si può trovare di fronte a tre diverse situazioni o esigenze:

- Una situazione che si può chiamare prescrittiva, in cui la durata in funzione dell’oggetto è comunque fissata a priori dalle caratteristiche e dalle esigenze del sistema.

- Una situazione che si può definire descrittiva, in cui la durata di vita dell’oggetto è desunta dall’esperienza o da prove accelerate di laboratorio. La durata di vita di un materiale o di un prodotto o componente è quindi un intervallo temporale che ha inizio con l’istallazione o il montaggio dell’elemento tecnico e durante il quale, in condizioni normali di esercizio, esso mantiene livelli prestazionali pari o superiori al valore minimo funzionalmente richiesto.

- Una situazione, infine, nella quale si formulano ipotesi sulla possibile durata in vita. Queste ipotesi, pur basandosi su ipotesi descrittive, si esprimono in termini di valutazione preventiva sul comportamento nel tempo dell’unità tecnologica e, in particolare, sulla sua probabile durata. A quest’ultima situazione è assimilabile il concetto di durabilità che altro non è se non la capacità presunta di un elemento tecnico a mantenere un livello prestazionale prefissato per un determinato periodo di tempo.

Il concetto di durabilità, quindi, è strettamente correlato a quello di affidabilità, configurandosi la prima come una sorta di “speranza” matematica della durata di vita e la seconda come una probabilità di funzionamento per un tempo prestabilito.