Comunicazione e persuasione: l'influenza dei mass media

Con l’avvento della televisione si avviò una nuova fase di ricerca sugli effetti dei media, colei che promosse questa nuova ondata di studi fu Elisabeth Noelle-Neumann. E’ a lei infatti che si deve l’elaborazione del modello della spirale del silenzio.

Uno dei concetto fondamentali, su cui si basa questa teoria è senza dubbio il modo di formazione dell’opinione pubblica, la Neumann riteneva che la televisione svolgesse un ruolo di particolare rilevanza nella formazione di quest’ultima.

Questo perché la tv non permette allo spettatore di scegliere i modi, i tempi e i contenuti di fruizione, ma trasmette in modo continuativo e ininterrotto (comulatività) informazioni su diversi ambiti della realtà, notizie che vengono inoltre riportate in modo omogeneo e quasi unanime dalle varie emittenti televisive (consonanza).

Questa ripetitività dei contenuti porta lo spettatore a conformarsi con le idee espresse dai media, questo in particolar modo a causa di quella paura insita nell’uomo che è l’esclusione e la non accettazione. I media infatti svolgono una sorta di funzione di amplificazione delle varie opinioni, tra le quali gli individui vanno ad allinearsi con quella considerata dominante.

Si va quindi a creare secondo Noelle-Neumann una sorta di spirale che spinge al silenzio coloro che hanno opinioni diverse dalla maggioranza o addirittura a far sorgere in questi soggetti dubbi circa ciò di cui erano convinti.
Come ci dimostrò anche Asch nei suoi esperimenti, l’uomo tende sempre a seguire la maggioranza nell’espressione dei suoi pensieri.