La sonata per violino e pianoforte n. 1 in La maggiore op.13 di Gabriel Fauré

La sonata n. 1 in La maggiore op. 13 per violino e pianoforte venne composta nel 1875. In questi anni nei teatri parigini venivano eseguite principalmente opere liriche, genere in voga del momento. La musica da camera era relegata allo spazio a cui era naturalmente destinata, ovvero i salotti borghesi. I destinatari dunque di questa musica più intima erano l'alta e media borghesia che organizzavano questi concerti in serate private. Il repertorio maggiormente eseguito era quello degli autori classici e post classici come Mozart e Haydn.

Già le ultime sonate di Beethoven risultavano troppo "difficili all'ascolto". Nel 1871, la fondazione della Société nationale de musique fu uno "spiraglio" per la musica dei compositori dell'epoca, che altrimenti non vedevano il modo di far eseguire la propria musica. In un'intervista del 1922 per il giornale "le Petite Parisien", Gabriel Fauré dichiara: «La verità è che prima del 1870 non avrei mai pensato di comporre una sonata o un quartetto. Allora non c'era alcuna possibilità, per un giovane musicista, di far ascoltare opere di quel tipo. Bisognava che Saint-Saëns fondasse, nel 1871, la Société nationale de musique, la cui principale occupazione sarebbe giustamente stata quella di eseguire le opere dei giovani compositori, perché io mi mettessi al lavoro».

Probabilmente fu la conoscenza del grande violinista belga Hubert Léonard a dargli la spinta a scrivere una sonata per violino. Durante la composizione a Saint-Adresse, dalle parti di Le Havre, i due soggiornavano insieme presso comuni amici.11 Hubert Léonard aiutò notevolmente Fauré nella stesura della sonata dandogli numerosi consigli di tecnica e di scrittura strumentale.
Sembrerebbe che la stesura venne ultimata non prima dell'estate del 1876.