Investire in Arte Contemporanea
La situazione italiana
Il sistema produttivo italiano è contraddistinto da una scarsa attenzione verso quelle scelte che producono vantaggi competitivi in una prospettiva di medio-lungo periodo (come l’investimento in ricerca e sviluppo), che si riflette anche nel campo dell’arte. La fase di crisi internazionale che stiamo attraversando evidenzia ancor di più la diffusa preferenza verso l’investimento a breve.
Nel contesto nazionale il sostegno ai progetti delle istituzioni artistiche è tipico delle grandi imprese mentre le piccole-medie imprese si affidano all’arte come strumento di innovazione, usato a volte in modo istintivo senza un’adeguata progettazione alle spalle. L’Italia negli ultimi anni ha dimostrato di essere uno dei paesi che crede meno nell’innovazione investendo poco nell’arte contemporanea e costringendo i giovani talenti a emigrare all’estero.
I nostri imprenditori devono gradualmente abbandonare il falso pragmatismo che ha sempre caratterizzato il nostro sviluppo economico e devono cercare di aprirsi alle nuove idee e alle nuove correnti di pensiero se vogliono veramente sfruttare i vantaggi offerti dall’investimento in attività artistiche (con effetti positivi sulle relazioni tra l’impresa e il territorio, le istituzioni e la società in cui è inserita).
Il nostro sistema dell’arte contemporanea è ancora debole a causa dello scarso interesse da parte delle istituzioni pubbliche, della mentalità che considera spesso gli artisti più come degli scansafatiche che dei professionisti, della frammentazione del settore delle nostre gallerie e della mancanza di adeguati spazi alternativi (non profit) dove l’artista possa lavorare e sperimentare in piena autonomia, contrariamente a quanto avviene in galleria. Per tutti questi motivi il sostegno da parte delle imprese private diventa fondamentale per realizzare progetti artistici che richiedono risorse, coraggio e idee.
Dal 1997 il Sistema Impresa e Cultura organizza un concorso nazionale (il “Premio Impresa e Cultura”) per stimolare le piccole, medie e grandi imprese italiane ad investire in cultura e arte con progetti continuativi e coerenti con la mission aziendale, cercando di superare la pratica della sponsorizzazione occasionale.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Investire in Arte Contemporanea
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Informazioni tesi
Autore: | Diego Santi |
Tipo: | Tesi di Laurea Magistrale |
Anno: | 2010-11 |
Università: | Università degli Studi Ca' Foscari di Venezia |
Facoltà: | Economia |
Corso: | Economia e Finanza |
Relatore: | Monica Billio |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 154 |
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