La crisi del settore auto: il posizionamento delle major

L'intervento del governo americano si è rivelato indispensabile e si è concretizzato sia in eco-incentivi che hanno favorito la rottamazione di mezzi vecchi ed inquinanti (i cash for clunkers) sia in decine di miliardi di dollari di contributi specifici per GM e strettamente legati ad un piano di rilancio valido e realistico e che permetta un rimborso il più veloce possibile.

Proprio per la gestione finanziaria imprudente,le inefficienze ed un piano che non ha convinto il governo, il presidente Obama ha di fatto bocciato l'ad Wagoner favorendo l'ascesa di Henderson già inserito in GM da tempo quale consulente finanziario.Infine la parziale cessione di Opel/ Wauxhall al gruppo Magna decisa il 10/09/09 nella misura del 55% (e del 10% ai lavoratori) avrà riscontri positivi nel taglio dei costi e nel riassetto del debito,ma anche per i lavoratori dato che i licenziamenti saranno contenuti (aspetto fondamentale soprattutto per la Germania ma anche per altri paesi, infatti in Europa la Opel da lavoro a 50000 persone).

Gli effetti delle manovre governative e del piano di ristrutturazione si stanno facendo sentire ed hanno permesso a GM di annullare le riduzioni salariali apportate ai dipendenti nella misura dal 3 al 10 % oltre che di superare la crisi di liquidità ed anche le aspettative di vendita di circa 60000 unità,confermando le stime di crescita per il 2010 che dovrebbero portare il gruppo a vendere 11,5/12 mln di veicoli.

Certamente i meriti sono per ora attribuibili solo alla domanda pesantemente influenzata dagli incentivi visto che l'offerta GM non ha subito pesanti modifiche,di conseguenza occorre monitorare attentamente l'andamento delle vendite a partire dal mese di settembre,quando sono terminati gli ingenti incentivi(fino a 5000 Euro),e provvedere immediatamente a piccoli restyling che diano maggior valore al prodotto nel breve,nascondendo però sotto il cofano innovazioni più profonde in termini di ecocompatibilità.