Le relazioni tra la Federazione Russa e l'Unione Europea. Una partnership strategica (1990-2008)

Alcuni dati mostrano quanto sia forte l’interdipendenza economica tra Russia e UE; infatti l’UE è il primo partner economico e commerciale della Russia, che a sua volta è il terzo partner dell’UE dopo USA e Cina; la Russia è il terzo Paese da cui proviene circa il 10% dell’import totale, all’interno del quale la voce petrolio rappresenta il 77 %, e il quarto mercato destinato all’export dei prodotti europei. Nel 2009, in termini quantitativi, lo scambio commerciale ha toccato i 181 miliardi di euro.

Una tale situazione ha portato le parti a voler instaurare una cooperazione fondata su solide basi per cui, come già affermato, nel 1994 venne firmato l’ACP. Tuttavia, dall’entrata in vigore dell’ACP, ovvero nell’anno 1997, il quadro geopolitico ed economico del continente Europa è mutato notevolmente, per tale motivo i due partner hanno sentito l’esigenza di elaborare un nuovo accordo che riflettesse i principali cambiamenti politici ed economici avvenuti da allora; in tal senso molteplici sono stati gli incontri e le iniziative che si sono susseguite sin dal 2000.

In questo processo, il 2003 è stato un anno molto importante da questo punto di vista; al summit di San Pietroburgo, Russia ed UE con una dichiarazione comune hanno convenuto sulla necessità di rafforzare la loro cooperazione attraverso la creazione di Quattro Spazi Comuni (FCS): uno Spazio Economico Comune (CES); uno Spazio Comune di Libertà, Sicurezza e Giustizia (CSFSJ); uno Spazio Comune di Sicurezza Estera (CSES); ed uno Spazio Comune di Ricerca ed Educazione, e Cultura (CSREC).

Per questi spazi, concepiti per dare nuovo slancio al partenariato, è stata prevista un’applicazione graduale secondo quanto previsto dall’ACP, che rimane sempre e comunque la base legale nelle relazioni tra Russia e UE. Tale decisione è stata riaffermata con forza nel summit svoltosi a Roma nel 2003, dove con una Dichiarazione Comune le parti hanno fissato quelle che sarebbero state le attività da attuare per ciascun spazio comune traffico illegale di droga e al terrorismo, sviluppata la collaborazione nel campo della non proliferazione delle armi di distruzione di massa.

Due anni dopo, nel 2005 in un summit svoltosi nella capitale russa sono state adottate delle road maps per il breve e medio termine con l’intento di dare attuazione alle disposizioni contenute nei “Quattro Spazi Comuni”. Attraverso le road maps, il cui contenuto è riportato al § 3, vengono stabiliti gli obiettivi e le misure necessarie per realizzare concretamente quanto previsto dall’agenda comune.