Il benessere organizzativo e il ruolo del coordinatore infermieristico tra strategie operative e motivazione

Tra le strategie operative, bisogna ricordare come poter avere un bel gruppo di lavoro e quindi, creare le condizioni che alimentano e creano le giuste connessioni e affinità e di carattere e di personalità e professionalità, come anche di conoscenze, aiutano sicuramente e rendono possibile un percorso di lavoro orientato al benessere e all’organizzazione e dei propri lavoratori. Il gruppo e il gruppo di lavoro rappresentano una tecnica straordinaria di gestione delle risorse umane, di gestione di quelle individualità e potenzialità, avvolte nascoste e avvolte manifeste che se messe nelle giuste condizioni possono creare qualcosa di bello e positivo non solo per gruppo e i suoi membri ma, anche per l’intera collettività.
La partecipazione ad un gruppo, infatti, può stimolare nei partecipanti sentimenti positivi circa la motivazione, la partecipazione, la cooperazione, la comunicazione e circa la condivisione degli obiettivi. Il lavoro di gruppo è quindi, pianificazione del compito, è svolgimento del compito stesso, è gestione delle relazioni interpersonali ma, non è, e non
rappresenta la semplice esecuzione di un mandato organizzativo.

Il gruppo è un caleidoscopio di prospettive individuali, un acceleratore di cambiamento, un luogo dove la ricerca e la verifica sono due elementi costanti. Il gruppo può fornire il mezzo per aumentare la sicurezza e il senso di potere nell’affrontare un “problema” comune e tutto questo, se inserito in un ambito lavorativo non può che produrre effetti e risultati positivi.

In tale ambito la funzione di coordinamento assume una valenza inter-relazionale di particolare complessità. La base di partenza per una efficace gestione e valutazione delle risorse umane di riferimento è quella di fare propri, prioritariamente ad ogni ulteriore azione, dei metodi comportamentali e culturali che promuovano la motivazione e il coinvolgimento delle risorse umane, mediante regole, incentivazioni monetarie e morali, adeguate condizioni di lavoro, appropriati stili di leadership, assumendosi con ciò l'impegno di responsabilizzare ogni unità lavorativa con la partecipazione e l'identificazione nell'azienda.
Tale presupposto risulta essenziale e la concreta riuscita dipende proprio da una forte valorizzazione da parte dei vertici aziendali di tali propensioni al lavoro degli operatori, caratterizzata da una forte professionalità tecnica-assistenziale e per questo determinante nella variabile motivazionale e di coinvolgimento, in quanto da ciò poi discende direttamente anche un positivo accostamento con il cittadino utente, spesso psicologicamente fragile per lo stato di malattie e bisognoso sia di cure appropriate che di una adeguata accoglienza.
Valorizzando le stesse relazioni umane, i suoi aspetti emotivi e non solo gli aspetti formali e organizzativi si promuovono tutte quelle azioni che, contribuiscono a realizzare un ambiente organizzativo protettivo e ricco di rapporti interpersonali positivi, ottenendo in cambio la lealtà dei lavoratori e l’accettazione dei fini e quindi, di conseguenze le stesse strategie aziendali.

Queste azioni richiedono una propensione del coordinatore al coinvolgimento consultivo degli operatori, favorendo il miglioramento qualitativo e promuovendo la partecipazione degli operatori alle informazioni, al potere decisionale e alla pianificazione. I fattori funzionali essenziali relativi all'organizzazione, gestione e valutazione delle risorse umane, da parte dei coordinatori, sono i seguenti:
a) analisi di fabbisogno delle risorse umane necessarie […]
b) analisi delle posizioni operative e organizzazione funzionale […]
c) elaborazione dei piani di lavoro […]