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''Nudge regulation'' e comunicazione pubblica

La rielaborazione della teoria normativa alla luce dell’approccio positivo

Sebbene arrivino a conclusioni diverse, la teoria normativa e quella positiva sono considerate complementari in quanto consentono entrambi di comprendere meglio il processo regolativo. Le teorie economiche sviluppatesi dopo gli anni Ottanta hanno infatti cercato di integrare l'approccio positivo “all'interno di una impostazione normativa ormai consapevole dei limiti del passato”.

Quattro gli apporti teorici di maggiore rilievo: l'analisi riguardo alle condizioni nelle quali si ha un monopolio naturale e sui mercati contendibili di Baumol, Panzar e Willing, l'elaborazione della metodologia del price-cap grazie alla quale si possono ridurre gli effetti disincentivanti l'efficienza produttiva di una impresa, la teoria della regolazione ottimale in condizioni di asimmetria informativa e, infine, l'analisi sull'assetto istituzionale dell'attività regolatoria e le indicazioni riguardo alla creazione di autorità dedite all'attività di regolazione.

Dalle conclusioni di questi contribuiti emergono tre principali punti di riferimento per l'attuale modello di regolazione. Innanzitutto occorre porre attenzione nel ricondurre a regolazione diretta solamente quella parte di servizi che presentano condizioni di monopolio naturale non contendibile o quei servizi che per loro qualità intrinseche sono valutati dall'autorità pubblica come di servizio pubblico. In tutti gli altri casi, il conseguimento dell'efficienza può e deve essere garantito dalla concorrenza nel mercato, eventualmente coadiuvata da un regime di autorizzazioni o licenze di carattere oggettivo.

Un altro aspetto fondamentale è la netta distinzione di ruoli fra amministrazioni pubbliche e soggetti erogatori dei servizi di pubblica utilità e fra amministrazioni preposte all'esecuzione dell'indirizzo politico e soggetti pubblici dotati di autorità di regolazione. Tale separazione di ruoli appare necessaria per evitare una commistione di interessi e per ridurre il più possibile il rischio di “cattura” evidenziato dall'approccio positivo.
Inoltre, nel primo caso, mentre le amministrazioni pubbliche hanno come obiettivo il perseguimento dell'interesse generale, i soggetti erogatori di servizi per poter svolgere il loro compito devono agire come imprese e avere come finalità obiettivi propriamente aziendali.

Infine, l'attuale modello di regolazione prevede che l'attività di regolazione abbia un orientamento pro-concorrenziale. Attraverso diversi strumenti, come il price-cap, la regolazione delle condizioni di accesso o forme di concessioni, si cerca, quindi, di approssimare per via regolatoria risultati simili a quelli tipici del regime di concorrenza. In quest'ottica dunque l'intervento pubblico nel campo economico svolge una funzione di promozione dell'efficienza e dell'innovazione.

Questo brano è tratto dalla tesi:

''Nudge regulation'' e comunicazione pubblica

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Informazioni tesi

  Autore: Francesca Maria Suriakumari Jayarajah
  Tipo: Tesi di Laurea Magistrale
  Anno: 2010-11
  Università: Libera Univ. Internaz. di Studi Soc. G.Carli-(LUISS) di Roma
  Facoltà: Scienze Politiche
  Corso: Scienze di governo e della comunicazione pubblica
  Relatore: Maria De Benedetto
  Lingua: Italiano
  Num. pagine: 131

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