Allenamento della resistenza nella pallavolo

La massima potenza aerobica (VO2max, ovvero il massimo consumo di ossigeno) è la massima intensità di esercizio che un soggetto può tollerare per periodi di tempo abbastanza lunghi.
Questo dipende in larga misura dalle caratteristiche genetiche, tuttavia il suo aumento conseguente l’allenamento può arrivare fino ad un 15-30% espresso per kg di massa corporea totale (Alloatti et al., 2002).
Il fattore resistenza è spesso del tutto ignorato in programmi di allenamento di molti atleti che non praticano sport di resistenza. Questo è comprensibile dato che il miglioramento della prestazione si ottiene quando l’allenamento è specificatamente adattato alle particolarità della disciplina svolta dall’atleta interessato. Il fatto è che malgrado questo non sia evidente, anche le discipline che non sono di resistenza presentano una componente aerobica.
Prendiamo ad esempio giochi come football americano, pallavolo, calcio e basket, l’allenatore potrebbe non ritenere utile includere lo sviluppo della resistenza cardiorespiratoria nel programma complessivo di allenamento. Infatti, al primo impatto queste appaiono come tipiche attività anaerobiche di tipo esplosivo, con una successione di impegni di breve durata e molto intensi, seguiti da pause di recupero abbastanza lunghe. La necessità di sviluppare la resistenza non è immediatamente evidente.