Cancro ed emozioni: aspetti psico-socio-relazionali della malattia tumorale
La regolazione degli affetti
Nella malattia tumorale le emozioni, con la loro azione integrativa a livello endocrino, immunitario e nervoso, occupano un posto privilegiato nel tentativo di spiegare il cancro come una malattia psicosomatica, diversi studi (Temoshock et al., 1985; Biondi et al., 1995) hanno rilevato come la possibilità di esprimere all’esterno un’emozione abbia un effetto benefico sulla salute dell’organismo.
E’ noto che lo sviluppo degli affetti e delle capacità cognitive che servono a regolarli sia strettamente connesso alla relazione madre-bambino; tale relazione può essere considerata come un sistema interattivo che organizza e regola il comportamento e la fisiologia del bambino fin dalla nascita. Attraverso la sua sintonizzazione con le espressioni comportamentali delle emozioni del bambino, l’accudente primario (che di solito è la madre) è in grado di rispondere con cure ed espressioni emotive appropriate, che contribuiscono a loro volta a organizzare e regolare la vita emotiva del bambino. Tale sistema di regolazione, a partire da un livello di organizzazione bio-neuro-fisiologico, con il graduale sviluppo della capacità di simbolizzazione, di pensiero e uso del linguaggio acquisterà una valenza psicologica (Taylor, 1987).
Ma cosa si intende per regolazione degli affetti? In questo concetto sono comprese fondamentalmente tutte quelle azioni compiute al fine di influire sulle emozioni che proviamo e su come queste sono esperite ed espresse.
Molti teorici contemporanei (Taylor et al., 1997; Solano, 2001) convergono sul fatto che la risposta emotiva coinvolge nell’uomo tre sistemi o insiemi di processi interrelati:
1 Processi neurofisiologici (attivazione neuroendocrine e del sistema nervoso autonoma)
2 Processi motori o comportamentali/ espressivi (postura, espressioni facciali)
3 Un sistema cognitivo esperenziale (consapevolezza soggettiva e resoconto verbale di stati emotivi)
Il processo di regolazione degli affetti si fonda sull’integrazione di questi tre sistemi tra loro e con l’ambiente. Le emozioni nell’uomo acquistano una componente psicologica nella forma di una consapevolezza riflessiva e dell’attività intenzionale. Le emozioni di base sono presenti nel neonato fin dalla nascita ma la loro organizzazione più complessa e il loro aspetto soggettivo esperienziale si sviluppa durante la prima infanzia.
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Cancro ed emozioni: aspetti psico-socio-relazionali della malattia tumorale
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Informazioni tesi
Autore: | Stefania Lupo |
Tipo: | Laurea II ciclo (magistrale o specialistica) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | UKE - Università Kore di Enna |
Facoltà: | Scienze della Formazione |
Corso: | Psicologia |
Relatore: | Giuseppe Craparo |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 129 |
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