L'efficacia della relazione d'aiuto nella riduzione del distress psicologico del paziente con patologia oncologica sottoposto a terapia chemioterapica

Uno studio del 2017 ha riportato diversi risultati raccolti mediante un questionario indagante i vari aspetti della qualità di vita di pazienti oncologici: la stragrande maggioranza di essi (85,8%) ha lamentato un funzionamento fisico e globale diminuito e nel 95% dei casi ha dichiarato anche di non essere a proprio agio nell'inserire la propria condizione di malattia all'interno del proprio schema economico.

L'equilibrio del benessere fisico della persona viene agitato perlopiù dal dolore (72,9%), dall'alterato ciclo sonno-riposo (71,7%) e dalla fatigue (911,8%); mentre quello psicologico dalla già nominata depressione (54,4%), dal disagio nei confronti dei rapporti sociali (76,2%), e dalla paura della ricorrenza di malattia e di sequele fisiche e/o disabilità (62,1%). La relazione più rassicurante è stata identificata in quella con il proprio partner (98%).

Un'enorme fonte di preoccupazione (90,1%) che sempre troppo poco frequentemente viene considerata tabù è la vita sessuale dei pazienti, ed in modo simile l'85,7% non si è dichiarato soddisfatto della propria immagine corporea; e se è vero che la maggior parte dei partecipanti (72%) non ha riferito difficoltà o problemi di memoria è anche vero che si è dichiarata molto dipendente dai farmaci assunti.

Nell'insieme l'82,3% dei pazienti appartiene alla fascia di qualità di vita percepita al di sotto della media ed il 53,5% ha lamentato un sofferente benessere psicologico, contro invece una percentuale bassissima (0,5%) con una qualità molto alta (Nayak et al., 2017).