Il linguaggio del corpo come chiave di lettura dell'altro. Metodologie comportamentali in un mondo dominato dallo studio della parola.

Per creare un rapporto interpersonale è necessario il ricalco o rispecchiamento ovvero la capacità di entrare in sintonia con gli altri, con rispetto senza risultare invadenti. Il rispecchiamento o ricalco è il primo passo da fare per mettersi sulla stessa frequenza del nostro interlocutore ed entrare quindi in un rapporto positivo con lui.
Attraverso il rispecchiamento rimandiamo all'interlocutore, con il nostro atteggiamento, lo stesso comportamento che appartiene al suo modello del mondo. Si diventa così l'uno lo specchio dell'altro.

Oltre alla distanza tenuta durante una conversazione, ad incidere sulla tipologia di rapporto grava anche la disposizione corporea, la postura e la rigidità o morbidezza dei gesti. La postura, come la mimica facciale, ha un significato universale, ma anche un significato culturalmente definito. Esistono posture da adottare in base al luogo in cui ci si trova. In chiesa si assume una posizione ben eretta ed attenta, lo sguardo rivolto verso l'altare e le mani giunte in preghiera.

Al contrario del volto, però, la posizione corporea è sottoposta ad un controllo minore e possono esserci casi di trapelamento: se una persona è in uno stato d'ansia ma questo non si nota dal volto, è facile che la sua postura invece esprima ciò che quella persona sente. Per quanto riguarda la gestualità prodotta con la postura noteremo atteggiamenti più “morbidi” tra due persone che si abbracciano e baciano ed atteggiamenti più “rigidi” tra due sconosciuti o tra capo e dipendente.
Questo fatto è una questione direttamente proporzionale alla posizione sociale e al potere esercitato. Se da un lato infatti due innamorati stanno sullo stesso piano, in posizione di parità; tra capo e dipendente non vige lo stesso rapporto come anche nel caso di qualcuno che ci è sconosciuto in quanto di lui non conosciamo nulla, neanche lo status sociale per l'appunto.

Le posizioni assunte poi rispecchiano il nostro atteggiamento interiore.
Per continuare con gli esempi già citati, la morbidezza dei gesti e la prossimità spaziale nei due amanti rispecchiano la volontà di stare vicini e il loro sentimento di benevolenza reciproca; la rigidità dei gesti e la lontananza spaziale invece indicano rispetto e deferenza per chi non si conosce o ha una posizione superiore rispetto alla nostra.
Il problema della sicurezza emotiva di un individuo non può essere separato dal problema della sua sicurezza fisica, del suo aderire con i piedi al suolo. Questa frase dello psicanalista americano Lowen ci fa capire quanto un individuo fermo e stabile con i piedi ben saldati per terra sia un individuo altrettanto sicuro di sé a livello interiore, emotivo. Inoltre quanta più attività muscolare occorre per mantenere una posizione, tanto più quest'ultima è insicura e fastidiosa.