Diritti individuali e collettivi nella società multiculturale
La posizione dei comunitari e il multiculturalismo
Il comunitarismo è una dottrina contrapposta in qualche modo al liberalismo anche se non in maniera rigida. Il suo tratto distinitivo fondamentale è che esso non considera l'individuo come avulso dal contesto culturale che lo circonda, e tende ad attribuire una certa importanza a tutto quel tessuto di relazioni sociali e culturali che circondano l'individuo, per cui la società non viene considerata semplicemente come la somma degli individui. Inoltre il comunitarismo "dà importanza decisiva alla diversità per nascita e pensa che i nostri progetti di vita abbiano sempre in comune dei presupposti culturali inamovibili, che non scegliamo affatto, ma in cui ci troviamo a vivere".
Questa definizione non è sufficiente tuttavia ad inquadrare il problema, poiché è scontato che tutti gli uomini siano condizionati dai fattori di cui si parlava, quindi ogni filosofia politico-sociale conterrebbe necessariamente in sé un po' di comunitarismo, mentre quest'ultimo è un filone di una corrente culturale specifica di matrice anglosassone.
I punti fondamentali della critica che il comunitarismo muove all'impostazione della società moderna sono i seguenti:
a) la critica all'individualismo esasperato.
b) l'assolutismo della "ragione strumentale"
c) il pericolo di un "dispotismo mite", ossia dell'instaurazione di una falsa pace sociale sotto il predominio assoluto dei precedenti fattori.
Visto più da vicino il movimento comunitarista non si contrappone alla teoria liberale in senso assoluto, infatti si può dire che esso condivide con il liberalismo un impegno comune su fronti quali: la libertà politica, la giustizia sociale, i diritti costituzionali, l'autorità della legge e altri ancora.
Un altro punto cardine, che il comunitarismo condivide con il liberalismo, è quello di rigettare le gerarchie sociali precostituite che opprimono l'individuo, e il fatto che esso (il liberalismo) ha attribuito ad ogni singolo individuo un'eguaglianza morale, ossia che "ogni singola persona è allo stesso modo oggetto di considerazione morale". Dopodiché la critica comunitarista al liberalismo si appunta sull'esclusione delle comunità locali, che opererebbe quest'ultimo, nelle scelte che esse possono contribuire a determinare, proprio facendo leva sulla pretesa autonomia e dignità del singolo individuo.
In altri termini il pensiero comunitarista ribadisce l'estrema importanza del contesto in cui l'individuo è situato e della tradizione del gruppo cui appartiene, per poter dare un giudizio sulla realtà circostante e sui fini che l'individuo dovrebbe raggiungere. Un problema classico, qual è ad esempio quello della libertà di parola, non può essere deciso solamente facendo appello all'autonomia morale dell'individuo singolarmente preso, ma dev'essere valutato alla luce degli altri valori presenti in campo. La comunità civile non è solo il luogo in cui ci si devono dare delle mutue regole per una pacifica convivenza fra diversi, ma è anche il luogo dove si valuta il bene comune, contrariamente a quel che affermano i liberali: "Proprio perché abbiamo interessi in competizione tra loro e molti beni, dobbiamo prendere decisioni collettive su priorità e benefici; e questo richiede un'idea collettivamente definita di ciò che potrà rendere la comunità migliore o peggiore. Su un gran numero di questioni, incluse le più importanti scelte di valore, dobbiamo metterci insieme, come una comunità, e riflettere su che genere di persone siamo e su come dovremmo affrontare i nostri urgenti problemi."
Il problema del contesto quindi non è più un problema irrilevante, poiché gli individui sono delle coscienze in relazione tra loro, legati dalle vite che li hanno creati e che hanno essi stessi creato: è questo legame, secondo i comunitaristi a permettere una crescita morale e psicologica dell'individuo, ovviamente è necessario evitare la deriva particolaristica.
Questo brano è tratto dalla tesi:
Diritti individuali e collettivi nella società multiculturale
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Informazioni tesi
Autore: | Marco Amoruso |
Tipo: | Tesi di Laurea |
Anno: | 2001-02 |
Università: | Università degli Studi di Urbino |
Facoltà: | Giurisprudenza |
Corso: | Giurisprudenza |
Relatore: | Giuseppe Giliberti |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 239 |
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