Caratterizzazione dei fondali in un tratto della costa sud occidentale sicula mediante lo studio di dati Side Scan Sonar

La Posidonia oceanica (L.) Delile, spesso classificata come un’alga, è in realtà una pianta acquatica, un organismo dotato di radici, fusto, foglie, fiori, frutti e semi, così come le piante terrestri.

La Posidonia oceanica è nata da una pianta terrestre. Oltre 150 milioni di anni fa, durante l’epoca dei dinosauri, alcune piante primitive si sono adattate alla vita sommersa, ritornando al mare che avevano abbandonato in epoche più remote; queste piante erano le progenitrici delle attuali fanerogame marine, cioè della sessantina di specie che colonizzano molti mari tropicali e temperati.

Cinque di queste specie vivono nel Mar Mediterraneo, tra di esse emerge la Posidonia oceanica. Il nome generico Posidonia deriva dal greco, Poseidone, il dio del mare; mentre il termine “oceanica” indica che la specie aveva una distribuzione molto più ampia di quella attuale.

Linneo, nel suo “Systema Naturae”, descrisse la specie chiamandola Zostera oceanica. Nel 1813 lo studioso Delile la rinominò Posidonia oceanica. Questa specie si trova nel Mar Mediterraneo; occupa un’area di circa il 3% di tutto il bacino, cioè una superficie di circa 38.000 Km² e rappresenta una specie importantissima per l’ecosistema marino costiero.

Altre specie appartenenti a questo genere si trovano solo lungo le coste temperate dell’Australia. La Posidonia oceanica forma estese praterie situate per la maggior parte su fondali mobili (sabbiosi e fangosi) e più raramente su quelli solidi (rocciosi) infralitorali. Le praterie di Posidonia costituiscono un ecosistema di grande importanza nel Mediterraneo.