Rapporti bilaterali governativi tra Repubblica Italiana e Repubblica del Perù (1946 – 2009)

Nonostante la grande instabilità politica che ha caratterizzato il Perù dal 1946 ad oggi, si può sostenere che la sua politica estera ha seguito giocoforza delle linee guida dettate dalla situazione del paese nel contesto internazionale che lo caratterizza. Le aree principali verso cui si è indirizzata l’azione politica dei vari governi peruviani, quale che fosse la loro natura, sono sostanzialmente tre:
- la tutela della sovranità territoriale, che si è concretizzata nel consolidamento della propria posizione relativa nei confronti dei propri vicini. Non va dimenticato che gli attuali confini del Perù sono in parte stati tracciati in seguito a guerre piuttosto recenti. La guerra con il Cile pur avvenuta a fine ‘800 ha avuto ripercussioni per quasi tutto il secolo successivo: la città di Tacna è stata restituita al Perù nel 1929, ma il Trattato che includeva tale atto è rimasto in parte incompiuto fino al 1993, quando i rapporti si sono normalizzati grazie ad una apposita convenzione firmata da Cile e Perù. La guerra del 1941/42 con l’Ecuador che ha tracciato gli attuali confini nella zona amazzonica ha visto il trattato conclusivo pesantemente contestato dagli Ecuadoriani, che hanno cercato di modificarlo fino ai tempi più recenti, ed è tutt’ora fonte di rivalità tra i due paesi. E’ evidente quindi che la prima preoccupazione per il paese fosse quella di assicurare i propri confini o, in altre parole, la propria sicurezza nei confronti dei propri vicini. La tutela della sovranità territoriale si è espressa anche in ambito marittimo: non va dimenticato per esempio che l’affermazione della propria sovranità sulla piattaforma sottomarina, e il conseguente diritto di sfruttamento delle risorse ivi comprese, era uno dei punti primari della politica estera del governo di Juan Velasco Alvarado. Attualmente, la tutela della sovranità territoriale continua ad essere l’elemento primario dell’azione politica dei governi peruviani.
- il proprio ruolo continentale. L’azione del Perù nei confronti dell’America del Sud è caratterizzata dalla ricerche di sinergie e collaborazione regionale. Sicuramente ciò determina anche una maggiore sicurezza e quindi complessivamente rafforza il primo obiettivo della politica estera peruviana, ma la ricerca di un modello di integrazione regionale è una questione ampia e di portata tale da aver caratterizzato un settore specifico della politica estera, e non solo, del Perù. L’America del Sud è l’area strategica primaria dell’azione della politica estera peruviana. Ciò ovviamente per ragioni geografiche, ma anche sulla base delle omogeneità che contraddistinguono i paesi dell’area, quali il passato storico comune, le radici culturali e le situazioni sociali paragonabili. I problemi e le opportunità da affrontare sono simili, e spingono i paesi dell’area verso tentativi di risposte comuni. Il Perù ha rivolto la propria azione politica verso gli altri paesi dell’area con costanza e convinzione, differenziandola con riferimento alle aree di competenza:
• Area Andina
• Area Amazzonica
• Area Sud Americana
• Area Latino Americana
cercando sempre di svolgere un ruolo attivo nella costruzione di istituzioni capaci di rendere efficace la volontà cooperativa e integrazionista. I risultati più significativi di tale azione sono ad esempio:
o l’adesione del Perù quale membro fondatore del Patto Andino prima e della Comunità Andina poi;
o il trattato di libero commercio tra il Perù ed il Mercosur, e il percorso di convergenza Comunità Andina – Mercosur per ottenere una Area di Libero Commercio delle Americhe (ALCA);
o l’adesione all’Iniziativa di Integrazione Regionale Sud Americana (IIRSA);
o la ricerca di una alleanza strategica con il Brasile.
- i rapporti con gli Stati Uniti. Come ogni paese del centro – sud America, il Perù ha dovuto dedicare un ampio capitolo della sua politica estera alle relazioni con la potenza egemone a livello continentale. Gli Stati Uniti sono stati da sempre il principale partner economico del Perù, come di altri paesi dell’area. Molte imprese americane hanno interessi in Perù, e il loro governo agisce tradizionalmente a loro tutela. L’equilibrio tra il mantenimento della propria indipendenza dall’ingombrante vicino, e il sostentamento di rapporti privilegiati con lo stesso, da cui il Perù non può prescindere soprattutto per ragioni economiche, occupano un capitolo di fondamentale importanza nella politica estera peruviana.
Solo dopo queste aree principali, la politica estera peruviana si è proposta verso altre aree di interesse, giocoforza di secondo piano. In particolare l’azione della politica estera peruviana verso le aree Estremo Orientale ed Europea si è concretizzata a partire dagli anni ’80 nella ricerca di aiuti alla cooperazione ed allo sviluppo, o di partnership commerciali che consentissero al paese di diversificare i propri canali di import/export e di permettere di conseguire livelli di crescita economica adeguati alle attese.