La rivitalizzazione di mercato. Il caso Essenza.

Il concetto di pianificazione strategica è stato introdotto negli Stati Uniti all’inizio degli anni ’60. Da allora la pianificazione strategica è andata via via diffondendosi, conoscendo una fase di grande popolarità e di rapidissimo sviluppo negli anni ’70. A ciò ha fatto seguito negli anni ’80 un processo di critica a questo strumento in seguito ai successi ma anche agli insuccessi ottenuti nella pratica, che ha portato a riconsiderare gli assunti sui quali la pianificazione strategica si basava e l’impostazione stessa del processo.
E’ così iniziata una nuova fase, tuttora in atto, di rivisitazione e di conseguente ridefinizione del processo di pianificazione strategica.
Il concetto di pianificazione che, in termini generali viene definito come il processo di formulazione delle linee di condotta future da seguire, assume un significato più sfumato se accompagnato dall’aggettivo «strategico» in quanto viene introdotto nel processo di pianificazione il “pensare in modo strategico”, ovvero quella predisposizione mentale propria del manager che rispondendo a determinati interrogativi consente una più facile individuazione di quelli che possono essere i fattori critici di successo per l’azienda.
La pianificazione strategica può quindi essere definita in via generale come: “un processo formalizzato finalizzato alla produzione di un risultato articolato, rappresentato da un sistema integrato di decisioni” In termini più semplici e concreti si tratta di un processo sistematico di formulazione degli obiettivi a medio-lungo termine dell’impresa che, nell’ambito di un sistema compiuto di percorsi decisionali, è in grado di definire e coordinare le modalità di svolgimento della futura attività gestionale, con particolare riferimento alle risorse da impiegare ed alle politiche da perseguire per il raggiungimento di tali obiettivi Si tratta di un processo molto ampio, che coinvolge molteplici livelli e funzioni aziendali e che si estrinseca in piani di medio-lungo periodo.
I diversi approcci alla pianificazione strategica che si sono delineati in letteratura e la conseguente proliferazione delle scuole di pensiero consentono comunque di individuare due filoni principali.
Il primo è caratterizzato da un approccio alla pianificazione di tipo «prescrittivo», finalizzato alla definizione del percorso che permette di giungere alla formulazione della strategia, con una visione globale ed integrata dell’intero processo.