Parco dei Nebrodi: sviluppo sostenibile, cooperazione e turismo integrato
La pianificazione e la gestione del Parco dei Nebrodi
E' oramai ampiamente riconosciuto che il valore del territorio è sempre più legato all'efficienza della sua organizzazione. Lo sviluppo locale non può prescindere da un'adeguata “pianificazione territoriale”, da un processo che fissi le linee guida, gli obiettivi e i mezzi per conseguire la crescita di un'area e che trovi la sua legittimazione nelle azioni che produce sullo spazio, sull'economia e sulla società.
La pianificazione territoriale cercando di influenzare i processi decisionali delle istituzioni politiche, delle organizzazioni e dei soggetti economici che compongono la comunità, mira ad un migliore ordinamento spaziale nell'interesse della collettività.
La legge regionale “quadro” in materia di aree protette in Sicilia (ossia la L.R. 98/81) indica il Piano Territoriale come il principale strumento di gestione e di pianificazione dei parchi naturali. Alla fine del 2000 l'Ente Parco dei Nebrodi ha incaricato la società romana Agriconsulting S.P.A. del servizio di redazione del Piano Territoriale del Parco.
Dopo un lungo iter, che ha visto la partecipazione delle comunità locali e delle istituzioni interessate, il Consiglio del Parco ha approvato il proprio Piano Territoriale alla fine del 2004. Come ha affermato Marcello Fecarotti1 esso “rappresenta lo strumento principale per la gestione del territorio protetto perché ne identifica le criticità e i valori, attraverso un'analisi dettagliata della realtà esistente sia dal punto di vista naturalistico che della presenza dell'uomo e delle sue attività” (Fecarotti, 2004, pp. 19-20). Il Piano può essere inteso come una “guida” che ha permesso di mettere a punto le strategie di uno sviluppo improntato alla sostenibilità ambientale. L'ambizione ê quella di uno sviluppo economico e socio-culturale che riguarda un'area vasta e che coinvolge anche realtà non comprese nel territorio del Parco dei Nebrodi. La vicinanza geografica con gli altri tre parchi regionali delle Madonie, dell'Etna e dell'Alcantara, ha indotto la pianificazione del Parco ad uscire dai suoi confini e a rafforzare legami economici, ecologici e culturali con un contesto territoriale più ampio.
Agendo in una realtà in continua trasformazione per quanto concerne le dinamiche naturali, culturali ed economiche, il Piano è caratterizzato da una certa flessibilità e gradualità delle azioni per migliorare progressivamente la situazione esistente. Difatti nel corso del tempo, grazie ad una continua attività di monitoraggio e di ricerca, sono previsti aggiornamenti, approfondimenti e modifiche che vanno ad incidere sulle varie azioni programmate. Si tratta di uno strumento che supera le tradizionali modalità di gestione delle aree protette, che “per un Parco segna il passaggio, l'ingresso in una fase nuova nella quale ci si misura con il complesso dei problemi del proprio territorio” (Moschini, 2004, p.4).
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Parco dei Nebrodi: sviluppo sostenibile, cooperazione e turismo integrato
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Informazioni tesi
Autore: | Luigi Catania |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2009-10 |
Università: | Università degli Studi di Palermo |
Facoltà: | Lettere e Filosofia |
Corso: | Lettere |
Relatore: | Girolamo Cusimano |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 54 |
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