La percezione dello stato di salute in Italia secondo PASSI 2008: il contributo delle diagnosi infermieristiche di benessere al miglioramento dell’auto-percezione della salute
La percezione dello stato di salute da parte della popolazione italiana: lo scenario descritto da PASSI 2008
Il sistema di sorveglianza PASSI
Il progetto “Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia” (PASSI), promosso dal Ministero del Lavoro, della Salute e Politiche Sociali e coordinato dal Centro Nazionale di Epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute (CNESPS) dell’Istituto Superiore di Sanità (ISS), può essere definito come “la prevenzione che dà voce ai cittadini” perché promuove un miglior rapporto tra l’assistito ed il Sistema Sanitario Nazionale. Nelle centinaia di interviste effettuate dall’inizio di questo progetto ho notato spesso molto stupore ed interesse da parte delle persone intervistate per questa novità dell’Azienda Sanitaria di essere interessata (preoccupata) alle risposte degli assistiti in tema di prevenzione. Il sistema, infatti, mette al centro degli interventi di sanità pubblica e di prevenzione i bisogni e le esigenze degli stessi cittadini, assistiti dal SSN di età 18-69 anni, fornendo così informazioni continue e tempestive su abitudini e stili di vita. PASSI permette, così, di cogliere l’andamento e le trasformazioni della nostra società al fine di migliorare la salute della popolazione. L’indagine è condotta in 20 regioni italiane (149 asl) con una copertura di circa il 90% della popolazione italiana. Dopo una fase di prova avvenuta nel 2005 e 2006, il sistema è entrato a pieno regime dall’aprile 2007 e, al novembre 2008, sono state effettuate 48.000 interviste. Molte Aziende Sanitarie hanno partecipato con un campione aziendale, con circa 25 interviste al mese, altre hanno contribuito al campione regionale (10 interviste al mese per Asl). All’inizio di ogni anno sono stati richiesti dai Dipartimenti di Prevenzione di ogni Asl alle rispettive anagrafi assistiti, l’elenco casuale, stratificato per sesso e classe di età (18-34; 35-49; 50-69) in modo proporzionale, di persone da intervistare con gli eventuali sostituti. Tali nominativi sono stati consegnati agli intervistatori, consistenti in massima parte da infermieri ed assistenti sanitari, particolarmente formati per le interviste. Questi operatori, attraverso un questionario standard cartaceo o direttamente sul CATI, hanno effettuato ed effettuano tuttora le interviste che prevedono domande sui seguenti argomenti di salute:
- Rischio cardiovascolare;
- Screening oncologici;
- Attività fisica;
- Abitudini alimentari;
- Consumo di alcol;
- Fumo;
- Sicurezza stradale;
- Salute mentale;
- Incidenti domestici;
- Vaccinazione influenzale;
- Vaccinazione rosolia.
La domande agli assistiti, tutti non istituzionalizzati, sono effettuate tramite telefonata che è preceduta da una lettera di informazione generale sul sistema di sorveglianza e da una comunicazione al medico curante della persona da intervistare. Tutti i dati sono trattai in maniera da rispettare la privacy dell’assistito.
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Informazioni tesi
Autore: | Calogero Claudio Pace |
Tipo: | Laurea I ciclo (triennale) |
Anno: | 2008-09 |
Università: | Università degli Studi di Firenze |
Facoltà: | Medicina e Chirurgia |
Corso: | Infermieristica |
Relatore: | Riccardo Poli |
Lingua: | Italiano |
Num. pagine: | 107 |
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