Dinamiche della innovazione nella diocesi di Milano. Vincoli e possibilità del cambiamento dalle parrocchie alle comunità pastorali nel decanato di Seregno

I cambiamenti strutturali in atto provocano una mutazione profonda della identità del prete, che suscita insieme speranze (di poter vivere un ministero più aperto, spirituale e nella condivisione e amicizia tra confratelli e con la gente, come si è visto) ma anche timori e perplessità, come mostreremo in seguito.

Tra i temi più importanti emersi dalla analisi del contenuto delle interviste vi sono proprio i cambiamenti di identità dei soggetti ecclesiali coinvolti nella riforma: preti, suddivisi in parroci e vicari, laici e religiose. E’ su questi temi che si gioca maggiormente la praticabilità della riforma stessa.

Il tema della nuova identità per i preti è stato raccolto in riferimento a tre sottotemi: quello della identità del prete in generale e con particolare riferimento alla comune dignità proveniente dalla ordinazione sacerdotale, quello del ruolo dei parroci responsabili con attese e richieste di differenziazione rispetto al tradizionale ruolo di parroco di parrocchia e infine a quello relativo al nuovo ruolo di vicario di comunità pastorale, probabilmente il ruolo che più incide sui processi di costruzione della identità e che esige una elaborazione dei vincoli che sottende per poter esprimere le opportunità che ne possono emergere.

“Siamo tutti sullo stesso piano”: la pari dignità di tutti i preti
Pur non avendo posto una specifica domanda su questo aspetto, dalle risposte alle domande sul ruolo di parroco e di vicario emerge l’evidenza di questo tema come fondamentale alla discussione sui cambiamenti dei ruoli in corso.

La maggior parte dei partecipanti afferma esplicitamente che la differenza di ruoli va interpretata nel contesto della pari dignità fondata sul sacerdozio sacramentale. La prassi tradizionale in cui l’asimmetria tra parroco e coadiutore era piuttosto rigida andrebbe superata verso nuove forme di esercizio del ministero nelle relazioni tra confratelli, che descriveremo nei prossimi due paragrafi. Non è assente qualche voce in controtendenza che auspica un mantenimento delle posizioni tradizionali, di cui cercheremo di dare una interpretazione plausibile nel suo contesto.