La Moudawana in Francia e in Italia

La realtà giuridica del Marocco è resa complessa da una preoccupante lentezza nelle riforme politiche, il cui ritmo è insufficiente a soddisfare le aspettative generate dalla Moudawana e i cambiamenti necessari alla società marocchina. L'inaugurazione di nuovi tribunali, i corsi di aggiornamento per magistrati e la pubblicazione di una guida pratica del Codice di famiglia, da parte del Ministero della giustizia, sembrano al momento insufficienti a supportare la collettiva conoscenza delle nuove norme giuridiche.

Se da una parte, l'aumento dell'urbanizzazione e delle migrazioni interne maschili e femminili, tende a configurare nuove relazioni tra i sessi con conseguenti mutamenti di ordine sociale e culturale, dall'altra si rende necessaria una lotta contro la povertà e tutte le forme di esclusione che essa pone in essere. Si assiste certamente a un rovesciamento del modello tradizionale che vede la donna identificata con le sue funzioni di coniuge e madre.
Eppure la modernità sembra ancora lontana. Il quesito fondamentale riguarda l'informazione sulle riforme, poiché qualora si ignori la protezione sancita dall'ordinamento giuridico, pare chiaro che non si possa nemmeno ricorrere ad essa.

Malgrado la Moudawana interpreti l'espressione tangibile di un cambiamento dello statuto giuridico delle donne, fortemente voluto negli anni '90, la piena realizzazione della riforma deve necessariamente transitare per la lotta contro la disparità dei sessi, poiché la Moudawana rappresenta la risposta giuridica a un'istanza di cambiamento sociale.
Ogni matrimonio, in Marocco, ha sempre avuto lo scopo di servire l'interesse generale delle persone, ma la donna era invisibile da un punto di vista pubblico. La volontà del legislatore è quella di restituirle visibilità e dignità, ma tale volontà ha ancora esiti incerti. Come vedremo in seguito, attraverso i dati forniti da alcune statistiche della Lega Democratica per i diritti delle donne, il fenomeno del matrimonio in cui la donna è necessariamente assistita da un patrono, poiché minorenne, è ancora largamente diffuso, così come le istanze inoltrate per il matrimonio poligamo e il ripudio.