Gli studenti stranieri a ''La Sapienza'' e motivazioni sociali alla mobilità sociale universitaria. Analisi di un questionario

Nel mondo sono moltissimi gli studenti che ogni anno decidono di intraprendere la carriera universitaria all'estero e due realtà notevolmente importanti sono gli U.S.A. e l'Europa.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti d'America, il fenomeno di mobilità sociale è culturalmente accettato poiché nel vastissimo territorio americano è prassi comune per gli americani stessi quella di iscriversi a college al di fuori del proprio stato, dando così forma e vita ad un processo di mobilità sociale universitaria interno.
L'OECD continua ad aggiornare gli studi sulle percentuali di studenti stranieri che sono presenti nelle università americane. Oltre a dimostrare l'aumento della percentuale di arrivi negli U.S.A., questi studi mostrano l'altissima percentuale di studenti proveniente da paesi come Cina, India e Corea del Sud, segno che la vicinanza asiatica foraggia il sistema universitario straniero americano rendendolo uno dei più ricettivi sia per prestigio che per possibilità.

La percentuale di crescita degli studenti provenienti dalla Cina dal 1997 al 2008 (fonte OECD 2011) è dell'8,5% con una preponderante presenza sul territorio rispetto a India e Corea del Sud che pur avendo percentuali di crescita molto alte, hanno comunque molti meno iscritti nei college americani in questo lasso di tempo.
L'importanza della Cina nel mercato mondiale si fa sentire e la necessità di formare persone nella vicina confederazione degli Stati Uniti d'America rientra perfettamente nelle motivazioni economiche e sociali vista la spendibilità del titolo universitario conseguito in America, oltre alle grandi possibilità che il paese offre anche in termini di strutture ed organizzazioni all'interno dei college stessi.

Globalmente l'America negli ultimi dieci anni sta sicuramente riscuotendo un grosso successo in termini di flussi migratori di studenti stranieri, ma come mai? La crescita è elevata anche negli ultimi anni oppure vive ancora della spinta della fine del millennio?
Secondo le tabelle statistiche dell'Institute of International Education, aggiornate al 2011, dal 2006 al 2009 le immatricolazioni di studenti stranieri nelle università americane è aumentato e nel solo 2008-2009 dell'8%.
Scendendo nel dettaglio dei dati notiamo come l'anno accademico 2008-2009 abbia segnato un punto di svolta netto sul fronte degli studenti stranieri universitari.
Sempre secondo l'IIE il sistema universitario americano riporta incrementi degli studenti stranieri universitari, dimostrando non solo l'attenzione riposta, ma anche che le politiche adottate funzionano.
Globalmente possiamo dire che il sistema americano sia sicuramente solido, anche se negli ultimi anni la crescita è in diminuzione.
A tal proposito è stata univoca la voce che voleva una presa di posizione dal Governo per quanto riguarda alcune misure cautelative come un piano di reclutamento di maggiori studenti.
Nonostante il contributo degli studenti stranieri universitari nell'economia statunitense sia elevato (circa 17.6 miliardi di dollari) c'è, ovviamente, il timore che il sistema dipenda eccessivamente dal numero di iscrizioni degli studenti stranieri provenienti ad esempio da Cina ed India.

Infine non è da sottovalutare l'effetto che avrà sull'economia, dovendo rapportare alla crisi l'ammontare di capitale che la mobilità sociale universitaria porta con sé.
Procedendo con ordine nell'affrontare questi temi trarremo le conclusioni sul sistema universitario più adeguato del mondo nell'accogliere gli studenti stranieri all'Università.
Attualmente India e Cina, che inviano negli USA un altissimo numero di studenti per entrare nei college, ambiscono sicuramente a diventare i due maggiori bacini di studenti stranieri nei college degli Stati Uniti d'America.
Secondo un articolo del "The Chronicle of Higher Education" del 16 Novembre 2009, scritto da Karin Fischer si evidenzia che successivamente agli attacchi terroristici dell'11 Settembre 2001 sono stati numerosi i genitori che hanno pensato che gli Stati Uniti d'America non fossero il Paese adatto per far continuare la propria carriera scolastica, precisamente universitaria, ai propri figli e alle proprie figlie.
Sebbene l'arrivo di studenti stranieri negli Stati Uniti d'America sia comunque elevato, si nota nel corso degli anni un distintivo calo, il che non vuol dire che non ci sia interesse nel formarsi nei college americani, ma semplicemente che ci sia meno interesse, da parte degli studenti universitari stranieri, a spostarsi.
Gli studenti universitari stranieri sono in maggioranza provenienti dalla Cina e dall'India, dunque cosa è cambiato nel meccanismo che ha fatto crescere così tanto la mobilità sociale universitaria negli Stati Uniti d'America?